Il Falò di Sant’Antonio “accende” Rovagnasco

L'appuntamento è nei campi tra via Manzoni e via Monzese (nella foto, il falò del 2017)

È tutto pronto per il grande Falò di Sant’Antonio, tradizione che resiste, coinvolge ancora, rappresenta uno dei momenti clou del calendario di eventi segratesi. Il pratone di via Manzoni è lo scenario di questo rito propiziatorio, che se un tempo era dedicato ai campi e agli animali “da cortile” ora vede come protagonisti della canonica benedizione anche cani e gatti, gli amici a quattro zampe.

Il falò arderà dalle 19 di stasera (giovedì 17 gennaio) e si esaurirà da sé, mentre tutto intorno prenderà vita quel momento di aggregazione, tra salamelle, panettone e vin brulè, che… accenderà Rovagnasco e Segrate tutta. Il presidente dell’associazione “Il Quartiere”, Paolo Melchior, ribadisce anche l’intento benefico della serata, con offerta libera. È ancora da definire l’ente che usufruirà del ricavato, ma l’invito è quello di partecipare numerosi. «È anche l’occasione per incontrare vecchi amici o conoscerne di nuovi – spiega – L’intento è quello di scambiare quattro chiacchiere e magari ampliare la platea di chi partecipa alle tante iniziative che portiamo avanti». La Festa di San Vittore, la sfilata dei carri a Carnevale, giusto per citare gli altri due momenti chiave dei quali “Il Quartiere” è protagonista e promotore.

UNA TRADIZIONE DA SALVARE

E proprio questa partecipazione, un po’… gaberiana, è un obiettivo concreto, anche in virtù del fatto che negli ultimi anni si è sempre più assottigliata la platea dei volontari disposti a investire il proprio tempo per dar vita alle iniziative dell’associazione. «La vicinanza a Milano spinge i giovani segratesi a frequentare più il capoluogo che la loro città – incalza Melchior – noi però vorremmo che si sentissero coinvolti e portassero avanti queste tradizioni. Da adesso fino al 7 marzo, ad esempio, noi ci vedremo spesso per impostare il lavoro del Carnevale, con i carri che prenderanno vita a Cascina Sirtori. Sono tutti chiamati a dare una mano. A breve pubblicheremo post sui gruppi cittadini di Facebook per raccogliere idee, temi sui quali basare i carri allegorici. Vogliamo coinvolgere più persone possibile, non solo per partecipare agli eventi ma anche per collaborare a organizzarli». Segrate ha bisogno di nuova… verve, per il Falò e non solo: la sfida è lanciata.

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