L’ultimo biliardo di Segrate

Il “tappeto verde” è a disposizione di appassionati e neofiti tutti i giorni in via Grandi 28

Al Circolino di via Grandi 28 restaurato l’ultimo baluardo delle stecche segratesi

Si è rifatto il look, un restauro in piena regola che gli ha restituito un fascino antico. È l’ultimo biliardo all’italiana rimasto a Segrate, una sorta di tesoro al quale il Circolino di via Grandi ha dato una… lucidata. Il panno ora risplende di quel verde smeraldo, i segni del tempo sono spariti, le palle viaggiano senza che l’usura ne modifichi le traiettorie impostate da colpi sapienti, effetti studiati, giochi di sponda. Ed ecco Luigi che indossa anche il guantino per limitare l’attrito della stecca sul dorso della mano, nell’incavo che il pollice crea appoggiandosi all’indice. Prende il gessetto e lo sfrega appena sulla punta, mentre la palla gialla si nasconde dietro il castello dei birilli. Squadra il biliardo, lo accarezza un attimo, gira l’angolo e cambia lato, punta la sponda opposta e con la coda dell’occhio controlla un’ultima volta la situazione poi carica il colpo. E sono quattro. Bevuti. I sodali sorridono senza farsi vedere da Luigi, che altrimenti sono guai.

Al Circolino c’è l’ultimo biliardo all’italiana, simbolo di un’epoca che non vuole svanire, che si reinventa e tiene botta. Il Circolino vi aspetta, con quel fascino antico da sala biliardo che a Segrate è solo lì, in via Grandi 28.

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