È la stazione di Segrate, quella del futuro, la famosa “Porta Est”, a scatenare la bagarre tra Elisabetta Strada, consigliere regionale dei Lombardi Civici Europeisti, e Riccardo Pase, che siede al Pirellone tra i banchi della Lega. Un botta e risposta che agita la seduta del Consiglio regionale dedicata all’assestamento di bilancio.
Ricapitoliamo il tutto. Pase, con il Carroccio segratese pronto a rilanciare subito il tutto su Facebook, già mercoledì aveva diffuso un comunicato nel quale rivendicava il proprio ruolo centrale nella partita legata al finanziamento della seconda fase dello studio di fattibilità della nuova stazione. Il consigliere leghista certificava di aver depositato un ordine del giorno che impegnava la giunta a prevedere le risorse necessarie per andare avanti sulla strada che dovrebbe portare Segrate ad essere un nodo di interscambio simile a Rho, con l’alta velocità, il passante, i treni regionali e no, perfino la metropolitana. Giovedì, poi, è iniziata la discussione in aula ed è spuntato un emendamento a firma Strada che di fatto andava nella stessa direzione. Un testo, tra l’altro, sottoscritto anche dallo stesso Pase e votato all’unanimità dall’aula.
STRADA: «LA LEGA SI VENDE IL MIO EMENDAMENTO SU FACEBOOK»
Da qui la rabbia dell’esponente dei Lombardi Civici Europeisti, che ha attaccato frontalmente la Lega e Pase in particolare. «La solita fake news – ha detto Strada – gli ordini del giorno si discuteranno domani (venerdì 26 luglio, ndr). Oggi è stato votato un nostro emendamento che sostiene con 110mila euro lo studio di fattibilità della stazione di Segrate. La Lega si vende il progetto su Facebook (il riferimento è appunto al post della sezione cittadina del Carroccio), ma il loro odg non ha più senso ed è ormai inutile». I soldi stanziati con l’emendamento della consigliera dei Civici Lombardi finanzieranno la seconda fase dello studio di fattibilità tecnica e economica per la creazione della Porta Est di Segrate. «Segrate è un luogo di grande interscambio per i trasporti: Alta Velocità, Linate, Passante Ferroviario – spiega Strada – L’idea è di mettere insieme tutte le direttrici e modalità differenti di interscambio in un unico hub alle porte di Milano. Alla porta Est si affianca anche un altro Ordine del Giorno importante, che impegna la Regione a portare avanti anche lo studio di fattibilità del prolungamento della linea metropolitana M4 da Linate a Segrate».
LA REPLICA DI PASE
La replica di Pase arriva a stretto giro. Fa il pompiere il consigliere leghista, ma non rinuncia a un chiarimento che arriva in coda alla sua riflessione. «Nel nostro comunicato si richiamava in maniera correttissima – spiega – l’azione portata avanti con l’ordine del giorno. È vero che anche loro hanno presentato un emendamento e per correttezza va detto che lo stesso ha fatto il Pd, con i due testi che sono stati accorpati. Io ho sottoscritto questo emendamento che andava nella stessa direzione del mio odg. Le risorse chieste dal testo sono state ridotte dall’assessore da 150mila a 110mila euro. Abbiamo lavorato con strumenti diversi al medesimo obiettivo, ma specifico che mentre l’emendamento apposta a bilancio solo le risorse in capitoli che sono contenitori economici utilizzabili per una serie di funzioni; il mio ordine del giorno impegna la giunta a utilizzare tali risorse specificatamente per l’intervento su Segrate».
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