Il 16 agosto è San Rocco, chi è il santo patrono di Segrate e perché si festeggia in città

Pala di altare raffigurante San Rocco

Il 16 agosto si festeggia San Rocco, patrono di Segrate. Ma chi era il santo e perché è legato a Segrate? Pellegrino e taumaturgo vissuto nel XIV secolo, Rocco di Montpellier è venerato sin dal Medioevo per la suo opera di assistenza ai malati di peste, terribile flagello di quell’epoca. Per questo, già prima della canonizzazione, il suo culto si diffuse in ampie parti d’Italia, dove Rocco visse e morì (a Voghera, il 16 agosto tra il 1376 e il 1379) in particolare nelle campagne.

Il culto di San Rocco si sviluppò così anche nella pieve di Segrate, tanto che le prime testimonianze in tal senso risalgono addirittura al 1573, come raccontano Annamaria Mosconi e Maurizio Benzoni in una ricerca pubblicata sul portale della Parrocchia di Santo Stefano:

Il primo documento che testimonia il suo culto a Segrate è nei decreti emanati da s. Carlo Borromeo il 24 settembre 1573, dopo una visita pastorale di un suo delegato, Ottaviano Abbiati Forerio. In essi, infatti, viene menzionato esistente nella chiesa prepositurale di S. Stefano (senza precisarne la posizione) un altare dedicato a s. Rocco da rimuovere entro otto giorni. Lo scrupoloso s. Carlo non riteneva corretta la presenza in chiesa del culto ad un santo non ancora “ufficializzato”; lo sarà undici anni più tardi.

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Anche il territorio della Segrate di quel tempo, così come Milano, fu colpito duramente dalla peste e anche qui comparvero i “lazzaretti” – a Rovagnasco, presso Cascina Commenda e Cascina Sirtori – e un oratorio dedicato a San Nicola dove si svolgevano le funzioni per i malati che fu incluso poi, dal 1740, nel cimitero cittadino. Nel tempo la comunità contadina iniziò a chiamare l’edificio “San Rocco” al posto dell’originario San Nicola, dato che all’interno era presente un altare a lui dedicato e che la venerazione nelle campagne, dove era invocato come protettore dalla malattie di uomini e animali, era molto forte.

Da qui l’origine della sagra paesana, come spiegano Mosconi e Benzoni:

L’origine della sagra di S. Rocco è probabilmente dovuta al fatto che la ricorrenza della festa patronale di s. Stefano durante il periodo natalizio, quando le famiglie amano stare raccolte, poco si prestava a festeggiamenti in piazza sia per tempo inclemente, le strade poco agibili e i mezzi di comunicazione quasi inesistenti, sia perché mancavano all’interno del borgo una piazza e dei portici per accogliere i visitatori. La presenza di un altro edificio molto caro alla comunità, sia perché posto nel cimitero, sia perché dedicato a un santo protettore anche delle campagne, favorì la nascita di questa manifestazione che cade in piena estate quando era più facile per la popolazione rurale godere del tempo migliore e del giorno di riposo.

La ricorrenza religiosa, che era anche una vera e propria festa agricola paesana molto partecipata che riuniva le famiglie segratesi, fu per più di un secolo una tradizione molto radicata nella comunità, ma andò piano a piano a ridimensionarsi e poi a scomparire a pari passo con la perdita della connotazione agricola di Segrate a partire dagli anni Sessanta con il boom economico.

Ciò che resta oggi della festa patronale il 16 agosto è soltanto la chiusura degli uffici comunali, dato che le celebrazioni si sono progressivamente spostate a settembre, al rientro dei segratesi dalle vacanze.

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