Procedono i lavori (e le proteste) per il centro commerciale di Lavanderie

Tronchi tagliati nell'area oggetto dei lavori per il nuovo centro commerciale

La “vicenda Tend”, la costruzione cioè di un nuovo polo commerciale alle porte del Centroparco a Lavanderie continua a tenere banco da quando, il 13 agosto, si sono messe in moto le prime ruspe. L’ultimo capitolo della animata querelle che sta infiammando i social e i dibattiti politici è l’annuncio di una giornata di mobilitazione per domenica 1 settembre.  La giornata è organizzata da alcuni cittadini e sarà, spiegano gli organizzatori Luca Bertagna, Mario Magni, Giuseppe Del Vento e Dena Arabsolgar – “una mobilitazione apartitica dei cittadini in difesa del Centroparco da progetti edificatori presenti e futuri”. Il programma prevede un gazebo informativo e striscioni dalle 10:00 alle 12:30 nella zona del Centroparco presso la chiesa di Lavanderie. Poi dalle 16:00 è previsto un raduno in prossimità del bar Centroparco per una “passeggiata ecologica nel parco direzione cava con striscioni”.

Già nei giorni scorsi, mentre nell’area interessata erano in azione motoseghe e mezzi che tagliavano alberi e accatastavano tronchi, erano scoppiate proteste sui social nel vari gruppi cittadini ed erano apparsi striscioni sul perimetro dell’area, poi spariti nel giro di poche ore.

Uno degli striscioni apparsi sulla Cassanese

La scritta è eloquente: “più alberi e meno cemento”, una protesta che è diventata subito politica. La Lega Nord Segrate ha cavalcato l’indignazione dei residenti lanciando l’appello a “mettere altri striscioni in punti in cui non possono essere tolti”. Dall’altra parte, il Sindaco di Segrate, Paolo Micheli, ha voluto rispondere direttamente “sul campo” con un selfie con tanto di striscione e un post in cui chiarisce la sua posizione.

Il Sindaco Paolo Micheli nella foto pubblicata sulla sua pagina Facebook

“Ho fondato Segrate Nostra per questo – scrive. Ho fatto opposizione in consiglio per questo. Nel 2015 mi sono candidato sindaco a Segrate per questo. E continuerò a combattere per questo. Sono orgoglioso di aver salvato con la mia squadra 1 milione di metri quadrati di verde segratese, destinati con la vecchia amministrazione alla colata di cemento dei palazzinari. Abbiamo già piantato nel parco 800 nuovi alberi e creato un nuovo parco all’ingresso di Segrate. Con me tutto il verde salvabile a Segrate san salvato. Non è una promessa, è un fatto. Avanti con orgoglio”.

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La vicenda “Tend” arriva da lontano. Il progetto era stato approvato dal centrodestra nel 2012, cambiando più volte collocazione. Nel 2015 l’allora sindaco Adriano Alessadrini, poco prima delle elezioni, aveva annunciato che l’area interessata sarebbe stata quella tra Cassanese e via Cervi di fronte alla moschea. Una scelta che aveva scatenato le ire dei residenti di Milano2, accolte e sostenute da Segrate Nostra e dal proprio candidato Paolo Micheli che ha poi vinto le elezioni. Una volta eletto il neo sindaco ambientalista ha quindi spostato la collocazione del centro commerciale da Milano2, dove è invece stato realizzato un giardino intitolato a Megalizzi, a Lavanderie. Una scelta inizialmente salutata con un sospiro di sollievo, soprattutto dai residenti di Milano2, ma che oggi, con le ruspe in azione, viene messa da molti in discussione.

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