“Occhicielo” si chiama la collana di libri per bambini curata da Francesca de Robertis, mamma e scrittrice segratese. “Occhicielo” come l’azzurro dello sguardo di una bambina che ha ispirato la raccolta, come la luce che ha negli occhi Francesca quando me ne parla. Sono in tutto, per ora, quattro i libri della raccolta e quando mi racconta di come sono nati, quanta cura hanno richiesto, quali scelte hanno comportato… beh, è un po’ come se mi stesse parlando di bambini, di quattro “figli” di carta…
“È più che una passione scrivere, credo che sia proprio ciò per cui sono nata”.
Le origini di Francesca sono campane, di Salerno: lì ha passato la maggior parte della sua vita e ha iniziato la sua attività di editor. Nel cassetto però aveva un sogno, un sogno… di carta, appunto: un racconto nato prima che nascesse sua figlia… ma dedicato comunque ai bambini, anzi a una bambina: Verdolina. “In realtà Verdolina sono io – mi spiega Francesca – e racconto la storia di questa tovaglia-bambina alla scoperta del mondo, proprio come allora stavo facendo io alle prese con la mia nuova vita lontana dalla famiglia”. Quel racconto, tenuto nel cassetto per anni, è tornato alla luce nel 2017 quando la casa editrice per cui lavorava, la Edises, decise di lanciare una collana di narrativa per bambini con un intento preciso: l’educazione emotiva.
“Il cuore di questi libri è proprio nelle emozioni. Questo non vuol dire che siano libri con una ‘morale’ o un scopo pedagogico, però centrale in tutti è il racconto degli stati d’animo, in modo che i bambini possano riconoscersi e soprattutto dare un nome alle loro sensazioni”.
Il secondo libro esprime bene questo concetto già dal titolo: “A volte mi sento”, un albo con parole e tante immagini, perlopiù ritratti, per dare un nome e un volto alle tante emozioni che può sperimentare un bambino. “Utilizzo questo libro nei laboratori che tengo nelle scuole – racconta la scrittrice. Organizzo delle letture animate in cui i bambini possano mettere ‘in scena’ e quindi sperimentare, sia a livello fisico che verbale, le loro emozioni”.
Anche la gelosia – ad esempio per un nuovo fratellino – è una delle sensazioni che può trovarsi a vivere un bambino. A questo è dedicato il terzo libro, che nel titolo contiene una grande domanda, di quelle capaci di spiazzare qualsiasi genitore: “Mamma, quanto è grande il tuo amore ?” La risposta è in un albo pieno di poesia, dove poche parole e tanti disegni cercano di descrivere l’indescrivibile, in modo delicato e coinvolgente.
“È stata una domanda che feci a a mia mamma e a cui lei , matematica, mi rispose con la sua ‘matematica emotiva’: il mio amore è come l’infinito, mi disse, che per quanto lo dividi resta sempre infinito…”
Nasce dall’esperienza personale anche l’ultimo libro: “Il coniglio dispettoso” ma questa volta dalla parte di madre… “Ero a Palinuro, davanti alla spiaggia c’era uno scoglio a forma di coniglio e mia figlia Norma a quel punto mi ha fatto la più classica delle domande, da cui è nato il racconto: ‘Mamma mi racconti una storia?’…
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