Super Ragazzi di Robin: quattro blitz antidegrado in due settimane

I Ragazzi di Robin al lavoro armati di ramazze nel piazzale di Cascina Ovi

Quattro tappe in poco più di due settimane, un poker di blitz antidegrado per chiudere il 2019 e iniziare di slancio il nuovo anno. A dir poco stakanovisti questi Ragazzi di Robin, entusiasti e contagiosi, sempre pronti a materializzarsi con i loro attrezzi e la loro voglia di fare. Il 27 dicembre il progetto “Stagghiamoci!” ha interessato la struttura del ponte degli specchietti (tra l’altro presente nel logo dell’associazione) e il corrimano che divide il percorso pedonale da quello ciclabile.  Ragazzi al lavoro con il consueto olio di gomito per far tornare a luccicare le barre di colore blu offuscate dall’inciviltà. L’ultimo giorno dell’anno, invece, sono tornati all’opera nel piazzale di Cascina Ovi a Milano 2, inaugurando una collaborazione con il titolare del ristorante che è destinata ad avere un futuro. «Ci vuole bene e a noi fa piacere prenderci l’impegno di curare quel posto», conferma Melania Bergamaschi, anima dell’associazione segratese. Hanno raccolto le cartacce sia all’interno del cortile che nell’area di sosta adiacente, armati di ramazze, palette, pinze e sacchi. Giusto il tempo di festeggiare il nuovo anno e riprendere un po’ di fiato, ed eccoli apparire dal nulla… come supereroi, per cimentarsi nuovamente nella pulizia del parco giochi di via Morandi, accanto al cimitero, già teatro di altri interventi del gruppo in passato. Una mattinata, quella dell’11 gennaio, che è approdata sui social con una galleria di istantanee e una frase che più di altre racconta di loro, di quello che è il loro obiettivo.

“Per noi fare qualcosa è importante. è importante uscire di casa, è importante sentirci utili, è importante contribuire alla costruzione della nostra serenità con le nostre mani, come possiamo”.

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Sentirsi protagonisti, esserci, vivere senza riserve e paure. Una frenesia speciale, destinata a conquistare, impossibile da ignorare. E poi giusto martedì 14 gennaio, l’ultimo blitz a Rovagnasco, per liberare dal degrado le aiuole delle rose davanti all’Unes di via Amendola. Quei Ragazzi non si fermano mai, non possono e non vogliono. Hanno in serbo progetti e sorprese, hanno un desiderio espresso con una delicatezza tutta loro: sull’albero di Natale al Verdi è comparsa una letterina, chiedeva che il 2020 portasse in dote una sede per i Ragazzi di Robin. Nessuna pretesa, sia chiaro, solo quel “ci siamo” sussurrato che, diciamo noi, andrebbe ascoltato.

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