Mascherine, dalla Regione 9.500 pezzi. Il Comune: “Priorità alle famiglie bisognose”

Sono arrivate lunedì 6 aprile a Segrate le mascherine chirurgiche usa e getta fornite da Regione Lombardia, da distribuire gratuitamente ai residenti. Al nostro Comune è stato destinato un lotto di 9.500 pezzi, che sono stati ritirati nel pomeriggio dal gruppo comunale della Protezione Civile presso la sede del Comitato coordinamento provinciale del volontariato all’Idroscalo.

Seguendo le indicazioni di Palazzo Lombardia, che ha affidato ai sindaci il compito di decidere le modalità di distribuzione dei dispositivi di protezione, il Comune ha stabilito di consegnarle prioritariamente alle famiglie più in difficoltà, quelle assegnatarie del buono spesa che sarà erogato con i fondi messi a disposizione dal governo. Per tutti gli altri segratesi, ancora non si sa dove e da quando sarà possibile ritirare i dispositivi di protezione. Regione Lombardia, che sta distribuendo sul territorio lombardo 3,3 milioni di mascherine, ha indicato come punti di consegna le farmacie, ma anche i negozi di beni essenziali, supermarket, tabaccherie, poste e banche. Si attendono nelle prossime ore i dettagli su come vorrà operare l’amministrazione comunale di Segrate.

SLITTA LA DISTRIBUZIONE DELLE MASCHERINE GRATUITE COMUNALI

Nel frattempo è slittata la distribuzione casa per casa delle mascherine lavabili gratuite per tutti i segratesi, che avrebbe dovuto partire martedì 7 aprile secondo quanto anticipato al Giornale di Segrate qualche giorno fa dall’amministrazione comunale. Tutto rinviato: lo ha comunicato ieri sera sulla sua pagina Facebook il sindaco Paolo Micheli, nel consueto aggiornamento social sulla situazione Coronavirus. A ritardare la tabella di marcia precedentemente indicata, a quanto si legge, sarebbe la fase di produzione delle mascherine per cui il Comune ha stanziato 65mila euro. “Stiamo realizzando un prodotto che sia duraturo e che non sia usa e getta ma riutilizzabile dopo sanificazione – spiega nel lungo post il sindaco – È un prodotto che oggi non esiste sul mercato, ci stiamo lavorando seguendo accuratamente le direttive di sicurezza del Politecnico di Milano e selezionando materiali di difficile reperibilità, avvalendoci di uno stabilimento che produceva altro fino a ieri. Ci vorrà ancora qualche tempo, almeno un’altra settimana per vedere le prime consegne“.

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