Manca poco più di una settimana: sabato 4 luglio l’avventura segratese della grande Bottiglia, che raccoglie i tappi di plastica per fini solidali, si concluderà. Una tappa ovviamente segnata dall’emergenza Covid, deflagrata pochi giorni dopo l’arrivo in città dell’installazione creata da “Sorgente dei Sogni” per raccogliere i tappi e trasformarli in concreta solidarietà. A volere la Bottiglia a Segrate, posizionata in via I Maggio di fronte al Municipio, è stata l’Aido (Associazione Italiana per la Donazione di Organi), sezione cittadina, che ora chiede un ultimo sforzo. «Devo dire che, vista la pandemia, pensavo andasse peggio – racconta Claudio Granelli, figlio del compianto presidente Luca e suo sostituto in pectore – invece i segratesi che hanno potuto farlo hanno partecipato anche durante il lockdown e gli altri hanno messo da parte i tappi in questi tre mesi e ora li stanno portando nella cesta sistemata ai piedi della Bottiglia. Ormai dobbiamo svuotarla ogni giorno, l’afflusso è decuplicato rispetto ai giorni del Covid e la Bottiglia si sta riempiendo, si nota anche confrontando le fotografie». Una soddisfazione per Aido, ma soprattutto un aiuto per “Intensamente coccolati”, l’associazione che opera nel reparto di terapia intensiva neonatale del San Raffaele alla quale andrà l’intero ricavato. «Spero che i segratesi proseguano con questo ritmo fino al 4 luglio – dice Granelli – il messaggio che volevamo veicolare è stato colto: ogni tappo è un gesto di solidarietà e questo sforzo resterà a Segrate grazie a chi utilizzerà i fondi per fare del bene».
Aido, però, è già pronta a rilanciare. L’idea è quella di trovare un modo per strutturare la raccolta dei tappi, già promossa dall’associazione, ma anche di lasciare alla città uno spazio dedicato a questo scopo. Magari una bottiglia più piccola. «Stiamo ragionando sul da farsi – spiega il futuro presidente – sia per quanto riguarda la forma da dare a questo progetto sia sulle finalità, magari rintracciando già possibili realtà locali da aiutare. Vorremmo davvero proseguire a modo nostro il viaggio della Bottiglia a Segrate. Per il momento non possiamo ancora incontrarci fisicamente, siamo in contatto per via telematica ma sedersi a un tavolo agevolerà certamente il tutto. Anche la collaborazione con il Comune, ovviamente, per rintracciare lo spazio giusto dove posizionare il contenitore e quello dove stipare i tappi raccolti». Ma l’idea è concreta.
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