Idroscalo, maxi-progetto nel dossier recovery fund: al posto del Cafè Solaire un “villaggio del nuoto”

La struttura abbandonata della discoteca dovrebbe essere trasformata in un polo sportivo d'eccellenza

Un palazzetto d’eccellenza per lo sport. Un vero e proprio villaggio del nuoto affacciato sulla sponda sud del Parco Idroscalo, sul territorio di Peschiera Borromeo. C’è anche questo nel fascicolo di proposte che la Città Metropolitana di Milano ha inoltrato al governo nel pacchetto di opere da finanziare attraverso le risorse europee provenienti dal Recovery fund.  Il progetto prevede la realizzazione di una piscina olimpica al coperto, che sorgerebbe in una vasta area inutilizzata del parco sulle ceneri dell’ex cattedrale della vita notturna, il Cafè Solaire, discoteca chiusa e abbandonata  da moltissimi anni (sotto le foto).

“L’intento – si legge nel dossier inviato al governo – è di creare un centro d’eccellenza per le discipline natatorie e un polo d’innovazione e ricerca. Un impianto in grado di accogliere quotidianamente amatori e agonisti per l’allenamento in varie discipline dal nuoto, dal sincronizzato alla pallanuoto, fino alle attività subacquee. Un palazzetto per le competizioni di alto livello. Ma anche un centro di medicina dello sport, innovazione, formazione e informazione”. Un progetto dal valore di circa 50 milioni di euro, da attuarsi in 72 mesi, destinato a favorire coesione sociale, crescita economica, transizione al verde e al digitale.

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“Restituisce al sistema paese un’impiantistica di alto livello rispondendo a una carenza di strutture di livello a Milano e su scala nazionale,  favorisce investimenti stabili in grado di attrarre nuove risorse e creare nuova occupazione”. Sono queste le priorità indicate nel dossier, tra cui anche la riqualificazione di un’area in disuso con materiali innovativi in termini di sostenibilità e innovazione tecnologica, a basso impatto ambientale.  «Se davvero riuscissimo a finanziare attraverso i fondi europei la realizzazione del palazzetto del nuoto e il parziale restyling dell’area – spiega la vicesindaco della Città Metropolitana, Arianna Censi – a quel punto l’Idroscalo diventerebbe davvero il luogo pubblico dedicato all’acqua più interessante d’Italia».

E poi c’è un’attenzione precipua alla disabilità, con interventi che porteranno all’eliminazione completa “delle barriere fisiche e sensoriali, introducendo elementi che facilitino la fruizione (tutto l’anno, peraltro) in totale sicurezza”. Dicevamo del tema digitale. Nel dossier è previsto “il completamento del collegamento wifi nel parco, per sviluppare nuove tecnologie per la videosorveglianza e la videoanalisi propedeutiche alla costruzione di un servizio su misura”. Tutti lavori che ovviamente daranno una spinta occupazionale ai settori interessati, dall’edilizia al verde.

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