“Parrocchia a rischio default”, la comunità si mobilita

Don Adelio Brambilla, dal 2019 parroco della Chiesa Dio Padre di Milano2

“Siamo in rosso: la Parrocchia rischia concretamente di chiudere”. Con queste parole Don Adelio Brambilla, parroco della Chiesa Dio Padre di Milano2, ha letteralmente scioccato i fedeli nell’omelia domenicale di qualche settimana fa. “I conti sono in rosso, le offerte sono calate drasticamente e di questo passo non riusciremo a far fronte nemmeno al pagamento delle utenze”, aveva annunciato dal pulpito. Una bomba deflagrata tra i fedeli presenti in chiesa e poi sui social dove è rimbalzata nei gruppi dei residenti, che, bisogna dirlo, non sono rimasti indifferenti.

«Nelle tre domeniche dopo il mio annuncio, le offerte sono tornate ai tempi pre-Covid – ci informa orgoglioso Don Adelio – la comunità ha risposto, ne sono contento, forse serviva una scossa». La situazione è sempre critica, ma segni della ripresa ci sono tutti. Domenica 29 novembre, spinti dal desiderio di dare una mano, un gruppo di parrocchiani ha organizzato una raccolta e vendita di torte all’uscita delle Messe riusciendo a portare nelle magre casse 1.580 euro. E domenica 13 dicembre si replica con la vendita di giocattoli all’uscita delle messe mattutine. Boccate d’ossigeno in un periodo gravato da spese ordinarie e straordinarie.

«La gestione ordinaria della Parrocchia è sostenuta dalle offerte domenicali – spiega il Don, subentrato nell’estate del 2019 a Don Angelo Zardoni – se quelle si riducono drasticamente occorre attingere dai risparmi, che però in questi mesi abbiamo utilizzato per spese straordinarie, e cioè i lavori per l’oratorio per i quali abbiamo investito 30mila euro, e altri di rifacimento dello scolo delle acque piovane che hanno richiesto 50 mila euro. Lavori peraltro necessari per evitare gli allagamenti ad ogni temporale». Un anno di spese importanti insomma, a fronte di pochissime entrate legate anche all’emergenza coronavirus. «Oltre alle riduzioni delle offerte – spiega il parroco – non ci sono state le consuete attività che consentono di raccogliere fondi, come il Grest estivo, le feste in parrocchia o le fiere di beneficienza». Il mercatino natalizio, in particolare, era un evento molto atteso, con quarant’anni di storia e sempre molto frequentato dai residenti. Quest’anno, causa Covid, non ci sarà “fisicamente”, ma è stato organizzato online. Basta andare sul sito della Parrocchia Dio Padre per trovare una sezione, ben fatta, in cui i vari “espositori” propongono i propri prodotti, dai salumi, ai vini, ai cosmetici, alla prestigiosa linea di spumanti Ferrari, da ritirare poi in chiesa. «Un modo per fare dei regali di Natale a prezzi vantaggiosi – spiega il Parroco – e fare un regalo anche alla Parrocchia».

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