Tamponi rapidi, bocciata la mozione della Lega per un “drive-in” in città. Ma il Comune ha un piano

La maggioranza boccia in Consiglio comunale la mozione della Lega per la richiesta di un “drive-in” anche in città. Ma l’amministrazione comunale lavora a un piano per l’erogazione di test rapidi in sinergia tra Segrate Servizi e medici di famiglia. Sono stati i tamponi e l’emergenza Covid i protagonisti del dibattito durante l’ultima seduta del parlamentino locale, durante la quale ha tenuto banco il documento del Carroccio che conteneva la proposta di mettere sui binari, anche per Segrate, un progetto per l’apertura di un servizio di test antigenici o molecolari in modalità “drive in” e cioè direttamente dall’auto, in collaborazione con Ats ed eventuali operatori privati. Una richiesta respinta dalla maggioranza dopo un lungo confronto.

«L’argomento tamponi è molto importante in questo momento di emergenza e non è davvero il caso di farlo diventare argomento di polemica politica – dice Giulia Vezzoni, consigliera della Lista Micheli – ad oggi è molto ampia l’offerta di test intorno a Segrate, a partire dal punto allestito dall’Aeronautica a Linate, fino a quelli messi a disposizione dai privati: lavorare oggi a questo sarebbe superfluo dato che ora prenotare questi esami è piuttosto rapido e per fortuna non ci troviamo nella situazione di un paio di mesi fa. Le nostre energie piuttosto devono concentrarsi sulla campagna vaccinale ormai alle porte, dobbiamo essere pronti a lavorare in sinergia con tutti gli enti se fossimo chiamati a fare la nostra parte. Inoltre la gestione della sanità pubblica non è una compentenza comunale ma di Asst, Ats e quindi della Regione a guida Lega, quindi non si capisce perché queste richieste vengano fatte dagli esponenti del partito all’amministrazione comunale».

Non si è fatta attendere la replica del Carroccio. «Ci saremmo aspettati delle riserve – dice Marco Carandina, capogruppo della Lega – ma non un totale rifiuto. Segrate è uno dei Comuni con i numeri peggiori rispetto al Covid, siamo da zona rossa. Chiedevamo che si approntasse un sistema drive through per evitare assembramenti delle farmacie, ma abbiamo accolto con favore l’idea di Micheli di coinvolgere la Segrate Servizi approdata nella riunione dei capigruppo. Abbiamo lasciato al Comune la scelta se optare per i tamponi rapidi o quelli molecolari. Insomma, abbiamo fatto di tutto per trovare una soluzione per il bene dei segratesi. Il fatto che in aula sia arrivata una bocciatura senza appello è sconcertante e preoccupante».

In realtà, come confermato da via 1° Maggio al Giornale di Segrate, sarebbe già partita la macchina per organizzare sul territorio un progetto per l’erogazione di tamponi rapidi a prezzi calmierati ma non nella modalità “drive in” proposta dai leghisti. Nel piano dell’amministrazione sarebbero infatti coinvolte l’azienda municipale Segrate Servizi per l’acquisto dei test e i medici di base cittadini, ai quali il Comune sarebbe pronto a chiedere disponibilità per effettuare i test sui propri pazienti, in caso di necessità, presso i propri studi o in locali messi a disposizione, così come successo con le vaccinazioni antinfluenzali somministrate nei centri civici. Al momento niente di definito, anche perché le incognite ci sono, legate sia alla parte organizzativa sia a quella economica.

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