Un pulpito in legno e mattoni d’epoca per l’antica Chiesetta di San Rocco

Da sinistra Marco Fraschini e Gianni Colombi di fronto al leggio e alla pedana realizzati nella chiesetta del cimitero

Un nuovo pulpito per la Chiesetta di San Rocco al cimitero comunale, con tanto di pedana mobile realizzata in mattoni originali di una storica cascina segratese. È questo il piccolo dono alla parrocchia e ai cittadini di Marco Fraschini e Gianni Colombi, che hanno progettato e costruito il manufatto in accordo con il Comune e il parroco di Segrate Centro, don Norberto Brigatti. Si tratta di un leggìo in legno, grigio e dorato per richiamare i colori della vicina balaustra in pietra e più in generale del piccolo edificio che risalirebbe alla fine del 1600 (originariamente dedicato a San Nicola al Lazzaretto, dato che probabilmente accolse i malati di peste), disegnato da Fraschini, architetto, e poi prodotto da Colombi, falegname in pensione.

«Il precedente leggìo era danneggiato e instabile, così ci siamo offerti di costruirne uno nuovo – racconta Fraschini, volto noto in città sia come progettista sia come storico locale – questo piccolo oratorio è vincolato dalla Soprintendenza, così abbiamo dovuto optare per una struttura mobile. Il supporto per la lettura del Vangelo doveva inoltre essere rialzato e per farlo abbiamo recuperato i mattoni in terracotta dell’antica Cascina Lirone, abbattuta anni fa, che sono identici a quelli della chiesetta, nel colore e nel materiale in uso all’epoca in Lombardia». La consegna del leggìo era prevista per il giorno dei morti, ma il Covid ha rallentato la lavorazione. A occuparsene, l’artigiano segratese Colombi, anche lui molto conosciuto in città e attivo a supporto della comunità parrocchiale. «Ho realizzato diversi arredi in legno – spiega Gianni – ad esempio le panche qui in chiesetta che prima si trovavano nella sede degli Alpini. Ora che sono pensionato, se c’è da dare una mano non ci tiriamo indietro».

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