Il Melograno, raccolta fondi per Mimmo Lucano: “Condannato per il reato di umanità”

L'ex sindaco di Riace è stato condannato in primo grado a 13 anni di carcere

Tredici anni e due mesi, quasi il doppio rispetto alla richiesta della stessa procura. Mimmo Lucano è stato condannato per quel “modello Riace”, la città della quale è stato sindaco che per i magistrati lo vedeva come dominus assoluto di un sistema fraudolento di accoglienza dei migranti, basato anche su matrimoni di convenienza per consentire illecitamente la permanenza sul territorio italiano di donne straniere. Una condanna che a molti è sembrata quantomeno sproporzionata, se non ingiusta. Solidarietà all’ex primo cittadino di Riace è stata espressa subito dal Centrosinistra, con il leader del Pd Enrico Letta in testa; a Milano si è svolto un sit-in di protesta davanti al tribunale al quale hanno partecipato esponenti della sinistra tra i quali il candidato sindaco di Milano in Comune e Civica AmbientaLista, il segratese d’adozione Gabriele Mariani.

Si leva alta anche la voce delle associazioni, in primis della Cooperativa sociale Il Melograno, che ha lanciato una campagna per sostenere Lucano. Con l’hashtag #unoraperMimmo, la realtà con sede a Novegro che dal 1999 si occupa di servizi di welfare alle persone e alle comunità, compresa l’accoglienza dei migranti, ha deciso di prendere posizione rispetto alla vicenda e di aiutare l’ex sindaco di Riace anche sul piano economico. La campagna si rivolge soprattutto ai soci e ai lavoratori della Cooperativa, circa 700, che potranno donare una o più ore del loro compenso di ottobre alla causa di Lucano, sostenendo così le ingenti spese legali per la sua battaglia. Ma anche i semplici cittadini che intendono schierarsi al fianco di Lucano, che potranno aderire a questa raccolta fondi grazie a un IBAN (IT21T0503401751000000024245) creato appositamente per questa campagna, specificando nella causale “unorapermimmo”. Tutto il ricavato sarà rendicontato pubblicamente e sarà poi donato al collegio difensivo di Lucano.  

Lucano, si legge nel comunicato de “Il Melograno” che lancia l’iniziativa, è stato “condannato per reati di umanità, per aver aiutato migranti che non avevano nulla, che hanno rischiato la vita per fuggire da guerre e miseria. Reati commessi peraltro rispondendo alle richieste dello Stato di accogliere i migranti nelle fasi di più acuta emergenza sbarchi”. Una presa di posizione forte, alla quale segue anche una riflessione sull’entità della pena, messa a confronto con un’altra sentenza che ha fatto rumore e che verteva in qualche modo sul tema dell’immigrazione, in questo caso dell’intolleranza. “Una pena esemplare, che condanna chi non ha rubato un quattrino e non ha torto un capello a nessuno a un anno in più di carcere, per fare un solo esempio, rispetto a Luca Traini, il pistolero che tentò di freddare dei cittadini stranieri solo perché passeggiavano per le vie di Macerata”.

Una nuova iniziativa, quella a sostegno di Mimmo Lucano, che è nel solco di altre precedenti lanciate recentemente dalla Cooperativa segratese, da quella contro i bandi al ribasso per l’accoglienza all’ultima, #unastanzaperunadonnaafghana, che ha proposto un metodo di accoglienza diffusa per chi era in fuga dai talebani. Adesso questa vicinanza espressa pubblicamente e concretamente, una scelta di campo in tutti i sensi.

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