Una delle criptovalute emergenti tenuta maggiormente sott’occhio in questo momento dagli investitori è certamente Shiba Inu, che celebra la razza canina ma è anche uno strumento semplice e user friendly particolarmente apprezzato, grazie anche a un ambiente di scambio decentralizzato all’avanguardia. Ovviamente, come per tutte le criptovalute emergenti, occorre prestare molta attenzione a bilanciare i propri investimenti tra queste monete virtuali e quelle già più solide nel tempo come ad esempio Bitcoin e Litecoin. Come viene ben spiegato nel video di approfondimento sulle criptovalute presente sul canale youtube di Criptovaluta.it, sarebbe preferibile destinare solo una piccola parte del capitale alle new entry, così da monitorarle riducendo il più possibile i rischi legati a eventuali perdite.
Tra criptovalute storiche e nuove leve
Tra le criptovalute con più storia alle spalle, vi è la già citata Bitcoin, che secondo il sito Criptovaluta.it è un ottimo strumento contro l’inflazione. Proprio per la sua storicità, infatti, viene presa in considerazione da una grande fetta di investitori e il suo andamento non sempre favorevole, ma di certo meno altalenante rispetto ad altre monete virtuali più recenti, la rende maggiormente prevedibile quando si debbano effettuare operazioni di trading.
Lo stesso vale per la più recente Ethereum che, anzi, sta conoscendo una seconda vita grazie al progetto 2.0. Soprattutto, a sancire il confine definitivo tra Bitcoin ed Ethereum (ma anche tante altre cripto) è il sistema che da Proof of Work (o POW) diventa Proof of Stake (o POS).
Si tratta di un sistema di consensi che non è più automatico e macchinoso, ma persino più sicuro nella sua decentralizzazione, in quanto l’autorizzazione nel blockchain viene rilasciata direttamente dai possessori della moneta virtuale: un metodo più ecologico in termini di energia, ma che ha il rovescio della medaglia di rallentare se l’utenza è bassa. In tal senso, uno dei token più gettonati, specialmente dai professionisti, è ADA di Cardano, ove tutto è persino più veloce che nei sistemi POS classici. Infine, occorre citare Ripple, particolarmente apprezzata tra chi scambia criptovalute diverse.
Operazioni con le criptovalute
Il trading online, ad oggi, rimane uno dei metodi principali con i quali si opera con le criptovalute, anche se alcuni beni già si possono acquistare con tale modalità. Sui portali rigorosamente certificati CONSOB, i broker mettono a disposizione innanzitutto delle guide esaustive e propedeutiche alla pratica e poi anche conti virtuali (detti anche CONTI DEMO) dove operare senza mai investire soldi veri.
Uno dei metodi per fare trading è quello di operare con i CFD, considerato tra i meno rischiosi in assoluto, in quanto è possibile ottenere vantaggi anche se il mercato non è favorevole. Nei contratti per differenza, però, occorre studiare preventivamente l’andamento di una criptovaluta per azzardare una previsione nel lasso di tempo: solo se si rivelerà corretta, nel bene o nel male, non si perderà capitale.
Non è regolamentato, invece, il mercato degli Exchange, ovvero gli scambi tra valute, ove si scambia la più debole in favore della più forte. In questo caso, l’attenzione degli investitori deve essere massima.
Infine, una delle modalità che si preferiscono, specie se non si ha tempo di studiare i mercati e si vuole imparare qualcosa in più dai migliori trader, è il copy trading: si imposta il proprio account perché ricopi, letteralmente, le mosse di popular investors proposti dalle piattaforme di trading al fine di emularne i successi.
Chi opera con le criptovalute, quindi, sa che per avere maggiori possibilità occorre variare il proprio portafoglio virtuale diversificando gli obiettivi e prediligendo sia monete storiche su cui concentrare la maggior parte degli investimenti, che monete di ultima generazione da tenere sotto controllo perché con grandi potenzialità.
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