Rete Antimafie Martesana fa tappa in città: «Non abbassiamo la guardia»

La sede della Cooperativa Edificatrice Segratese in via Grandi 28

Domenica 20 marzo presso la sede della Cooperativa Edificatrice Segratese la presentazione del libro “Matteo Messina Denaro, latitante di stato”, del giornalista Marco Bova

La storia di una latitanza lunga quasi trent’anni, le tracce seguite e quelle smarrite, i blitz tentati e gli errori, le gelosie, le faide interne alle procure che hanno consentito all’ultimo dei boss di restare in libertà. Una storia di mafia e di un’Italia capace di buttarsi via, quella raccontata dal giornalista Marco Bova nel suo ultimo lavoro, “Matteo Messina Denaro, latitante di Stato”. Domenica 20 marzo, alle ore 17, nella sala al piano interrato della sede della Cooperativa Edificatrice Segratese in via Grandi 28 si terrà un incontro con l’autore, nell’ambito del più ampio progetto “Non solo parole, l’antimafia nelle nostre mani” lanciato da Rete Antimafie Martesana.

«Abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa – dice il presidente della Cooperativa, Carlo Nichetti – anche perché per anni si è sottovalutato il problema delle infiltrazioni mafiose al Nord, ma qui in città ora abbiamo anche dei beni confiscati alla criminalità organizzata. è un’urgenza, oltre che un’emergenza, di fronte alla quale è giusto che ciascuno si attivi, anche tenendo viva l’attenzione di tutti su queste tematiche». Il progetto complessivo verte soprattutto su incontri di natura letteraria, che danno spazio agli autori che raccontano in maniera puntuale il fenomeno, come Marco Bova, giornalista freelance e videomaker che collabora anche con il Fatto Quotidiano. Un volume che è di fatto un reportage messo nero su bianco, che racconta la vicenda di quel faldone 10944/08, quello relativo alla cattura del superlatitante aperto nell’ormai lontano 1993 e nel quale spesso non confluisce, sostiene Bova, il materiale più rilevante, arenato nelle secche delle sovrapposizioni tra procure, forze dell’ordine, per non parlare dei depistaggi riscontrati.

Un viaggio, quello di Rete Antimafie Martesana, iniziato nel giugno del 2021, che ha attraversato e attraverserà il territorio con eventi a cadenza mensile. L’appuntamento segratese, poi, assume un significato se possibile ancor più denso proprio perché cade alla vigilia della Giornata che annualmente l’associazione Libera dedica alla memoria delle vittime innocenti delle mafie. Ma è anche una ripartenza per la Cooperativa Edificatrice Segratese. «Speriamo sia l’anticamera della fine del Covid – afferma Nichetti – perché per due anni abbiamo avuto difficoltà, ci siamo fermati, ma è ora di tornare a fare la nostra parte».

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