Redecesio dice addio ai tralicci. C’è un piano per “rottamarli” tutti

Un traliccio nel quartiere del Villaggio Ambrosiano

Dismesso l’elettrodotto. L’assessore all’Urbanistica Francesco Di Chio: «Lavoriamo per l’eliminazione degli altri rimasti in città, nella prossima variazione di bilancio i fondi per il progetto». Ma servono 20 milioni di euro per interrarli

Redecesio dice addio ai “suoi” tralicci. Sono state ultimate nei giorni scorsi le operazioni per la rimozione dell’impianto di via Milano, ultima traccia rimasta dell’elettrodotto aereo che sorvolava il quartiere passando per via Trieste, dismesso e sostituito tra il 2018 e il 2021 da un tracciato sotterraneo. I residenti esultano, liberati da quel vicino di casa sgradito, guardando con sollievo all’insù sul “nuovo” panorama libero da cavi dell’alta tensione e piramidi d’acciaio.

Il sindaco: «Vogliamo intervenire anche negli altri quartieri»

Un risultato cui guardano con interesse anche gli altri segratesi che vivono sotto ai tralicci, lungo i cinque elettrodotti aerei ancora attivi sul territorio tra Segrate Centro, Villaggio Ambrosiano e Milano2. «È un intervento che vorremmo replicare in altri quartieri, per questo abbiamo chiesto a Terna di avviare la progettazione per interrare altri elettrodotti cittadini, un’operazione molto costosa ma necessaria”, ha annunciato il sindaco Paolo Micheli aprendo uno spiraglio sulla possibilità di eliminare le strutture rimaste in città.

Il “dossier tralicci” sul tavolo dell’amministrazione comunale

L’esistenza di un “piano tralicci” sul tavolo dell’amministrazione comunale – che aveva inserito l’obiettivo nei programmi elettorali sia nel 2015 sia nel 2020 – è confermata dall’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici Francesco Di Chio, che ha in mano il dossier. «Nella prossima variazione di bilancio ci sarà uno stanziamento per affidare a Terna (gestore pubblico delle linee elettriche, ndr) la progettazione per l’interramento degli elettrodotti ancora in funzione sul nostro territorio – spiega Di Chio – ci stiamo lavorando molto, ci sono stati un lungo lavoro preliminare di analisi da parte degli uffici comunali e incontri con l’azienda: quando avremo il progetto sarà più facile reperire fondi e finanziamenti, anche tramite bandi nazionali ed europei».

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Serve un maxi-investimento per interrare le linee

Liberarsi degli elettrodotti aerei del resto è complesso e soprattutto molto costoso. «A Segrate abbiamo 12 km di cavi aerei, una “lunghezza” che in realtà va aumentata in caso di interramento dato che i condotti non possono scorrere in modo perfettamente lineare tenendo conto della conformazione delle aree abitate e delle interferenze – continua l’assessore – la stima è di circa 20 km di cavi da posizionare nei condotti stradali, al costo di 1 milione di euro al km. Ribadisco che si tratta di stime, numeri che saranno definiti con esattezza dal progetto definitivo». Una proiezione che comunque rende l’idea dell’entità del costo necessario per liberare Segrate dalla presenza invadente dei tralicci. Ma come è stato possibile intervenire a Redecesio? «L’opportunità è nata dal progetto Westfield, che ha lavorato con noi e con Terna – spiega il vicesindaco con delega all’urbanistica – il centro commerciale richiedeva un potenziamento dell’elettrodotto e abbiamo chiesto e ottenuto che fosse sostituito quello esistente da un’infrastruttura meno impattante sulla zona». Il percorso insomma è avviato, ma il nodo sui finanziamenti è solo rimandato.

Elettrosmog, nessuna criticità rilevata dalla indagini di Arpa

Nel frattempo, però, una rassicurazione arriva sul fronte della sicurezza. «Arpa ha eseguito analisi anche su nostra richiesta, stimolata dai residenti, e non sono stati rilevati valori fuori norma per quanto riguarda l’elettrosmog – sottolinea Di Chio – non posso esprimere un’opinione sul tema perché esula dalle mie competenze, ma le autorità preposte non hanno riportato situazioni di particolare criticità. Il nostro impegno è comunque quello di lavorare per rimuovere queste infrastrutture che rappresentano senz’altro un elemento di rottura nel nostro tessuto urbano e di preoccupazione per i residenti». 

Sono ancora quattro le linee aeree attive: al Villaggio, in Centro e a Mi2

Dopo la dismissione di quella di Redecesio, sono quattro gli elettrodotti che ancora attraversano il territorio di Segrate attraverso linee aeree ad alta tensione sostenute dai “bracci” dei tralicci.  In particolare, tre linee (di cui una “doppia”) passano da Sud Est a Nord Ovest, scorrendo lungo il perimetro est del Centro e sorvolando le villette del Villaggio Ambrosiano dopo aver scavalcato la Cassanese, per dirigersi verso Vimodrone. La quarta invece origina dalla zona industriale della cava per poi arrivare a Milano2, correndo lungo tutta via Fratelli Cervi.

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