Rifiuti, la frazione organica di Segrate affidata a ZeroC: si trasformerà in biogas

La biopiattaforma di Sesto San Giovanni ha preso il posto del vecchio forno inceneritore del consorzio CORE

Da scarto a risorsa per la produzione di biogas e fertilizzanti, in un’ottica di sostenibilità ed economia circolare. Ha preso il via lunedì 30 gennaio, con il voto del Consiglio comunale di Segrate, la nuova strategia nella raccolta della frazione organica (l’umido) dei segratesi. Con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione del Centrodestra il Comune di Segrate ha affidato a ZeroC il servizio che prevede la valorizzazione dei rifiuti presso la biopiattaforma di Sesto San Giovanni che ha sostituito il vecchio forno inceneritore.

ZeroC è partecipata all’80% dal Gruppo Cap, che presso l’innovativo impianto tratterà anche i fanghi di depurazione delle acque ricavandone energia. Si tratta di un piano del 2018, perfezionatosi l’anno scorso con la cessione di parte delle quote di Core – consorzio composto da Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello, Segrate e Sesto, soci anch’essi di ZeroC – all’azienda pubblica che gestisce il sistema idrico della Città metropolitana. «Un traguardo importante che va a vantaggio di tutti, cittadini e ambiente», ha sottolineato l’assessore al Bilancio Luca Stanca.

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