«Via il traffico dai quartieri»: il Centrodestra invoca le Ztl

Nella foto, in via delle Regioni a Redecesio, il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Marco Carandina. È il primo firmatario delle due mozioni

In Consiglio comunale la proposta per tutelare Lavanderie e Redecesio. «Sei telecamere per eliminare le auto di passaggio nelle ore di punta – spiega Marco Carandina – è una richiesta dei residenti, ma anche la realizzazione del progetto legato alla Viabilità speciale»

Due Ztl, due varchi off limits per chi attraversa i quartieri di Lavanderie e Redecesio per raggiungere Milano. È questa la richiesta contenuta in due distinte mozioni firmate dal Centrodestra segratese al completo. L’idea è quella di deviare il flusso di auto dirette verso il capoluogo su quella che per molti segratesi è la tangenzialina Chindemi, dal nome del consigliere comunale che per anni si è battuto per ottenere una viabilità alternativa che tutelasse i residenti del quartiere. Per intenderci, stiamo parlando di via Lambretta e di tutto il reticolo di strade che si snodano tra i capannoni della grande area commerciale e conducono verso l’imbocco di via Rubattino, via Caduti di Marcinelle e la stessa via Cassanese.

L’opposizione ha anche già studiato una proposta rispetto al posizionamento delle telecamere di accesso alle Ztl. «Ne prevediamo sei in tutto, tre per quartiere – spiega il capogruppo della Lega, Marco Carandina – con una… risparmiata, per così dire a Redecesio, dove crediamo sarebbe opportuno posizionarne una all’incrocio tra via delle Regioni e via Bologna invece che presidiare entrambi i ponti, in modo da consentire a chi attraversa “per sbaglio” di tornare indietro senza incorrere in sanzioni e da limitare l’esborso per l’amministrazione. La nostra vuole essere una proposta ragionata, non una mossa per fare polemica». Le altre videocamere, nella proposta del Centrodestra, dovrebbero essere posizionate su via Lazio e via Milano a Redecesio; all’altezza della chiesa, all’imbocco di via Radaelli dalla Cassanese e all’incrocio tra via Borioli e via Redecesio a Lavanderie. Nelle mozioni non è stato fissato nessun termine, se non quello della fine del mandato del sindaco Micheli.

«Queste Ztl, combinandosi con l’apertura della Viabilità speciale, dovrebbero ridisegnare la mobilità di quella parte di città – afferma l’esponente del Carroccio – Anche nel Consiglio di lunedì (30 gennaio, ndr) si è parlato tanto del “chilometro verde”: ecco, noi crediamo sia più logico fare un piano per rivedere la viabilità cittadina e andare incontro alle esigenze dei segratesi prima di pensare a progetti “bandiera” dei quali non si riesce neppure a valutare l’impatto e che vanno inseriti in un disegno complessivo».

Carandina sottolinea come le mozioni dell’opposizione traggano spunto da precise richieste dei cittadini, che hanno lamentato un transito di auto eccessivo sulle direttrici dei due quartieri in determinate fasce orarie. «Su queste ultime siamo aperti a discutere – dice – anche se sicuramente uno dei momenti più critici è quello dell’apertura delle scuole. Ci sembra che si sia interrotto un percorso, quello legato alla Viabilità speciale che doveva prevedere anche una limitazione del traffico in città. Micheli non ha mai parlato di Ztl in queste aree, ora vedremo se vorrà portare a termine quel progetto oppure no».

Perché la tangenzialina nasceva appunto con quell’obiettivo preciso di fornire un’alternativa, che però fosse obbligata, a chi attraversava soltanto i quartieri in direzione Milano. è vero che al momento via Piaggio nelle ore di punta è un imbuto nel quale finiscono tante auto dirette verso il capoluogo e sembra già satura, ma la questione riguarda la vivibilità di Redecesio e Lavanderie. «E proponendo di circoscrivere a fasce orarie precise e ristrette queste limitazioni al traffico “parassita” – chiosa Carandina – crediamo che non peseranno sui negozianti delle due frazioni». Un provvedimento specifico, insomma, pensato ad hoc per “liberare” i quartieri dalle auto di passaggio.  

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