L’iniziativa della “Fondazione Milano Cortina 2026” e del MIUR ha coinvolto circa 700 classi in tutta italia. Il progetto segratese è stato presentato in diretta tv dal palco di Sanremo 2023
Quando Amadeus nella serata di mercoledì 8 febbraio, durante il Sanremo più seguito degli ultimi vent’anni, ha mostrato il progetto realizzato dagli studenti dell’Istituto Comprensivo segratese Sabin (e fa niente se l’ha pronunciato con l’accento sulla “i” e ha parlato di istituto “comprensorio”), bè quando quel disegno e il nome Segrate è apparso in mondovisione più di qualcuno è caduto dal divano. Tra questi sicuramente la dirigente Elisabetta Trisolini, i professori che si erano occupati di seguire le fasi della partecipazione e tutti i ragazzi che quel progetto lo avevano realizzato, ormai un anno fa.
Nessuno di loro sapeva di essere arrivato così in alto nelle selezioni, addirittura alla finalissima e addirittura presentato sul palco dell’Ariston. Da quel momento la posta in gioco si è fatta altissima perché se il disegno segratese risulterà il più votato dal pubblico, i due personaggi raffigurati diventeranno le mascotte ufficiali dei giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026. Le mascotte immaginate dai ragazzi segratesi sono due fiori, delicati e allo stesso tempo stimolo di grande forza e resilienza: un bucaneve e una stella alpina. Se la devono vedere, in questo agguerrito scontro finale, con una coppia di ermellini realizzati dagli studenti di una scuola calabrese.
Ma chi c’è dietro il progetto made in Segrate? Una intera classe, la ex 3D della Secondaria Sabin che l’anno scorso ha risposto alla proposta, lanciata dai professori dell’Istituto, di partecipare al concorso promosso dalla Fondazione Milano Cortina 2026 e dal Ministero dell’Istruzione. «Le classi hanno proposto le loro idee – spiega Noemi Sanna, studentessa della ex 3D che ha partecipato attivamente al progetto – noi in particolare ne abbiamo presentate due, poi una commissione interna ha scelto quella dei fiori che ha partecipato al concorso. Mi ha fatto molto piacere – commenta Noemi – perchè è un progetto a cui abiamo lavorato tanto e a cui tengo molto…».
Non semplicemente un bel disegno insomma, ma la parte finale di un lavoro di ricerca e progettazione che parte da lontano. «Abbiamo analizzato tutte le mascotte del passato – spiega Noemi – e ci siamo concentrati su un soggetto vegetale perchè già erano stati presentati in passato tanti anmali. Inoltre abbiamo lavorato su due soggetti che fossero simili ma diversi come chiedeva il concorso, e che rappresentassero i valori delle Olimpiadi e Paralimpiadi: la resilienza, l’amicizia, la capacità di adattamento». Da qui i ragazzi hanno individuato i due fiori tipici della flora alpina e hanno iniziato ad immaginarli. «Abbiamo pensato di renderli simili ai personaggi dei cartoon – racconta Noemi, una grande passione per il disegno, che l’ha portata al Liceo Artistico – con le teste sproporzionate e gli occhi grandi…». Dolci, simpatici, pieni di valori: due piccoli segratesi con tutte le carte in regola per arrivare… nell’olimpo.
Si può votare la mascotte di Milano Cortina fino al 28 febbraio
Sarà il pubblico a decretare quale diventerà la nuova mascotte delle Olimpiadi invernali 2026. Se infatti è stata una commissione a scegliere tra oltre 1.600 elaborati i due progetti finalisti, ora la palla passa ai cittadini, a chiunque abbia una connessione internet e dunque il diritto a votare il proprio disegno preferito. Basta andare sul sito www.milanocortina2026.org e selezionare uno dei due elaborati registrandosi al portale. C’è tempo fino a martedì 28 febbraio.
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