Dopo tre anni torna la Festa di San Vittore, la tradizione è più forte del Covid

festa di san vittoreL’aia di Cascina Sirtori a Rovagnasco che sarà ancora una volta la location dell’evento (foto archivio)

Appuntamento il 13-14 maggio a Cascina Sirtori, in via Monzese: a causa della pandemia la storica sagra segratese era stata sospesa dal 2019

L’appuntamento è per il fine settimana del 13 e 14 maggio a Rovagnasco, con due giorni all’insegna di buon cibo, musica, divertimento e tradizione. Dopo tre anni di stop – prima a causa della pandemia e poi delle incertezze della ripartenza – le porte della Cascina Sirtori si riapriranno a segratesi e non per la 43ª edizione della Festa di San Vittore, storico evento del calendario cittadino che torna così nella sua “naturale” collocazione a metà maggio.

«Impegno mantenuto nonostante le difficoltà»

«Sì, la festa si farà – sorride Paolo Melchior, presidente dell’Associazione “Il Quartiere” che organizza la sagra – è una grande soddisfazione tornare dopo questa lunga pausa forzata, ci eravamo presi questo impegno e nonostante le difficoltà potremo riproporre alla città questa tradizione a cui siamo tutti molto legati».

Cresce la squadra dei volontari

Il programma è in via di definizione proprio in questi giorni, dopo una maratona di riunioni e incontri che hanno portato al “sì” definitivo e messo in moto la macchina organizzativa. Ma, seppure ridotta di un giorno (la festa inizierà di sabato e non come d’abitudine il venerdì) la Festa di San Vittore sarà se possibile ancora più ricca rispetto al passato con alcune interessanti novità. «L’intenzione non è solo quella di confermare ma anche di rilanciare questo appuntamento – spiega Melchior – un grande ringraziamento va alle famiglie Sirtori che hanno deciso di continuare a ospitare l’evento che da sempre si tiene in cascina, ma anche all’amministrazione comunale di Segrate, che una volta saputa la nostra intenzione di ripartire ci ha dato da subito supporto e alla Pro Loco che collaborerà con noi per l’organizzazione del mercatino di via Monzese». Anche perché è una corsa contro il tempo… «Di solito i preparativi iniziavano a gennaio, siamo indietro ma la buona notizia è che abbiamo una quindicina di nuovi volontari che ci stanno aiutando, tra cui molti giovani. È un segnale di partecipazione che ci dà fiducia non soltanto per questa edizione ma anche per il futuro della manifestazione e delle altre iniziative, dal Carnevale al Falò di Sant’Antonio che contiamo di riprendere già da quest’anno».

Il programma della Festa di San Vittore di Segrate

Rilancio, dicevamo. E in effetti la Festa di San Vittore torna con i suoi storici contenuti – a partire dalla buona tavola – ma anche con interessanti novità. Su tutte “il palo della cuccagna”, che vedrà la festa… allargarsi sul pratone di Cascina Commenda per una spettacolare esibizione acrobatica che reinterpreta una tradizione lombarda. Le cucine inizieranno a sfornare prelibatezze dalle 18 di sabato – apertura ufficiale dell’evento – accompagnando una serata all’insegna della musica anni ‘70, ‘80 e ‘90 per ballare e divertirsi in attesa dei tradizionali fuochi d’artificio. Domenica appuntamento poi sin dalla mattina con le bancarelle in via Monzese (che sarà chiusa al traffico), la sfilata di moto d’epoca e dopo pranzo con il liscio dell’Orchestra Livraghi per finire poi in bellezza con la cena nell’aia. 

Gli utili della Festa di San Vittore andranno in beneficienza

«Gli utili andranno alla parrocchia del Villaggio, all’Istituto dei Tumori, ai Ragazzi di Robin che parteciperanno al servizio durante le cene e il pranzo e altre associazioni del territorio», sottolinea Melchior.  Come dire, la Festa di San Vittore – forse l’ultima tradizione segratese – fa bene e… fa del bene. Bentornata.

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