Sensori per il monitoraggio industriale: come ottimizzare la produttività e ridurre i rischi

L’impiego dei sensori, nel settore dell’automazione e più in generale in tutti i contesti industriali, offre la possibilità di beneficiare di un controllo costante dei diversi processi di produzione, all’insegna della massima precisione. I sensori per il monitoraggio garantiscono numerosi vantaggi, dal punto di vista della sicurezza e non solo: riducono i tempi di fermo e contribuiscono a prevenire i guasti. Insomma, servono a ottimizzare le operazioni, il che si traduce in un concreto miglioramento della produttività. In ogni settore industriale risulta di cruciale importanza poter contare su attrezzature di produzione che siano sempre disponibili e, soprattutto, altamente affidabili, anche alla luce dei costi che scaturiscono dai tempi di fermo macchina. I sensori per il monitoraggio, di cui Repcom è produttore, si declinano in strumenti differenti a seconda delle esigenze che è necessario soddisfare: si possono citare, da questo punto di vista, gli interruttori, i trasmettitori di vibrazioni e gli accelerometri.

Esempi concreti dell’utilità dei sensori

I sensori industriali possono essere impiegati fra l’altro per identificare eventuali squilibri o rilevare disallineamenti o altre tipologie di difetti, attraverso una misurazione accurata delle vibrazioni della macchina: ciò permette di beneficiare di una diagnosi dei guasti precoce, il che comporta una significativa riduzione dei tempi di fermo. I sensori si interfacciano non solo con gli impianti, ma anche con gli strumenti che servono all’acquisizione dei dati, come i raccoglitori di dati portatili e i sistemi online. Dai trasmettitori di vibrazioni ai sensori di velocità, dagli accelerometri piezoelettrici ai sensori di vibrazioni a doppia uscita, è ampia e variegata la gamma di soluzioni a cui si può attingere.

Perché i sensori sono così importanti

È sufficiente pensare al costo correlato ai downtime non programmati per avere un’idea dell’importanza dei sensori, sia nel comparto manifatturiero che in tutti gli altri ambiti industriali. I sensori sono indispensabili, fra l’altro, per i sistemi di condition based monitoring, vale a dire il monitoraggio basato sulle condizioni, grazie a cui è possibile verificare all’interno di un impianto produttivo le condizioni di salute di tutti i dispositivi e di tutte le macchine. Ciò avviene, appunto, tramite il costante monitoraggio dei dati che vengono rilevati attraverso i sensori che misurano una serie di parametri – la temperatura, le vibrazioni, e così via – in tempo reale. Si tratta di sensori smart che permettono di riconoscere subito eventuali guasti macchina o anomalie, e che di conseguenza si dimostrano fondamentali per massimizzare la sicurezza e le prestazioni degli impianti. Per di più, oggigiorno questi sistemi vengono potenziati con l’intelligenza artificiale, che aiuta ad esaminare ed elaborare i dati registrati in modo ancora più approfondito: è ciò che consente di beneficiare degli effetti della manutenzione predittiva, che da un lato incide sulle performance complessive e dall’altro lato contribuisce a rendere gli impianti più longevi.

Il ruolo dei sensori nell’Industria 4.0

I cosiddetti smart sensors danno origine a significativi benefici in termini di flessibilità ed efficienza, ovviamente solo a condizione che i dati che raccolgono vengano convertiti in informazioni utili. Insomma, nella fabbrica digitale moderna i sensori rappresentano solo il punto di partenza – essenziale, sia chiaro – di un percorso più lungo ed elaborato, nel contesto di un sistema che ormai non può più fare a meno delle tecnologie smart. I sensori intelligenti si rivelano il fulcro di tale ecosistema, coniugando l’hardware classico con diverse altre componenti tecnologiche, quali le interfacce di comunicazione, i circuiti diagnostici, le memorie e i microprocessori. Sicurezza e maggiore efficienza sono i risultati che scaturiscono dall’impiego di tali sensori.

Sensibilità eccezionale per molteplici esigenze applicative

Le esigenze applicative che possono essere soddisfatte grazie ai sensori smart sono numerose, in vari contesti: per esempio l’analisi di capacità del processo, il controllo qualità, il rilevamento di oggetti, le applicazioni di classificazione e smistamento, eccetera. Tutto ciò è possibile in virtù di una sensibilità avanzata, in virtù della quale i sensori assicurano risultati precisi per misurazioni perfette. Gli eventuali difetti riscontrati nei processi non solo vengono riconosciuti, ma in molti casi possono addirittura essere compensati in automatico. Il vantaggio più consistente è rappresentato da una messa in servizio veloce e facile; visto che si può contare su modalità operative prestabilite, anche in presenza di applicazioni complesse.

Sensori da personalizzare

I sensori per il monitoraggio, poi, possono essere progettati e realizzati su misura: essi, infatti, sono altamente customizzabili, in modo da poter assecondare qualsiasi esigenza. I parametri di misurazione e di rilevamento, a loro volta, possono essere regolati, per un controllo del processo ottimale. Il costante confronto tra gli indicatori chiave che vengono misurati sul campo e i parametri nominali consente fra l’altro di avere a disposizione previsioni riguardanti le condizioni di salute degli impianti che fanno parte delle linee produttive: il che permette di definire strategie più efficaci ed efficienti.

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