La Corte dei Conti certifica l’uscita dal piano di rientro varato nel 2017 per risanare il bilancio.
Si chiude l’era del predissesto. E Segrate “torna alla normalità” sul fronte del bilancio. L’annuncio, più volte anticipato negli ultimi mesi, è arrivato con i crismi dell’ufficialità il 22 maggio in Consiglio comunale, dove l’assessore Luca Stanca ha reso noto il “sì” della Corte dei Conti alla richiesta dell’amministrazione comunale di chiudere con due anni di anticipo il piano di riequilibrio finanziario decennale, varato nel 2017 – usando le parole del sindaco Micheli – «per coprire i debiti milionari ereditati dalla gestione superficiale delle precedenti amministrazioni di centrodestra».
A consentire l’uscita dallo stato di stretta sorveglianza dei conti, ha spiegato Stanca, è stato il raggiungimento di tutti gli obiettivi fissati dalla magistratura contabile, tra cui l’equilibrio di parte corrente, che era l’ultimo tassello mancante. «Siamo usciti dalla situazione di predissesto anche dal punto di vista formale. Questo vuol dire che ora si torna alla normalità», ha sottolineato Stanca durante la conferenza stampa organizzata lunedì 26 maggio, dopo l’annuncio in Aula.
«Abbiamo vissuto anni di sobrietà, in cui abbiamo dovuto gestire in modo cauto ogni risorsa – ha ribadito il sindaco Micheli –. È stata però anche un’opportunità, perché ci ha obbligati a porre attenzione alle spese davvero importanti». Una gestione forzatamente “ingessata”, che però il sindaco rivendica come inevitabile e virtuosa. «Le casse comunali godono ora di ottima salute – ha detto –. Senza questo intervento il Comune sarebbe precipitato nella condizione di dissesto, con conseguenze molto più pesanti. Dopo otto anni di impegno e rigore, Segrate si lascia alle spalle quel pantano economico-finanziario. Ringrazio in particolare i cittadini segratesi, che hanno saputo comprendere e condividere i sacrifici necessari».
Chiuso il capitolo del predissesto, che ha attraversato l’intera storia dell’amministrazione Micheli, la macchina ora si è rimessa in moto per affrontare lo “sprint” dell’ultimo anno di mandato. «Possiamo guardare avanti con più libertà negli investimenti, forza nella progettazione e più slancio per costruire insieme la Segrate di domani: benefici che abbiamo già concretizzato nell’ultima variazione di bilancio, con investimenti per 8 milioni disponibili dopo anni di vincoli».
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