Infornata di nuove intitolazioni per le strade cittadine. Sono tre i tratti di strada ancora… anonimi che saranno battezzati nelle prossime settimane dal sindaco Micheli: lo ha stabilito la giunta la scorsa settimana, con una delibera va così ad aggiornare l’anagrafe delle vie cittadine.
IDROSCALO, DOPO JANNACCI UNA VIA A GABER
Si tratta di tre tratti stradali di recente realizzazione, finora privi di denominazione ufficiale. La bretella di collegamento tra via San Bovio e via Mondadori – che porta dalla rotonda dell’IBM a quella di fronte alla sponda est dell’Idroscalo – sarà intitolata a Giorgio Gaber, il grande cantautore milanese scomparso nel 2003. “Gaber, indiscutibilmente uno dei più importanti e raffinati artisti della nostra epoca e certamente tra i massimi interpreti della cultura milanese, con la sua elegante vena ironica ha espresso con efficacia la complessità e i paradossi dei rapporti tra persone nella società contemporanea – si legge nella delibera – Il monito di Gaber a partecipare e a valutare le proprie azioni anche guardandosi dall’esterno per cercare di comporre una società dove tutti si possano sentire solidalmente liberi, viene raccolto dalla città di Segrate con la simbolica intitolazione di una strada posta in un ambito territoriale dove, oggi, assieme ai comuni di Milano e di Peschiera Borromeo si è in procinto di avviare il grande progetto di cucitura della città costruita con la campagna”.
ANCHE MARIO SCHIFANO TRA… LE VIE DEI PITTORI
C’è poi il breve corridoio di collegamento tra la rotondina di via Giotto e via Recedesio (di fronte al supermercato MD, per intenderci) e via Cellini, che conduce al ponte degli specchietti bypassando via Modigliani. Questa nuova via sarà dedicata Mario Schifano (1934-1998), rispettando così la toponomastica della zona tutta dedicata a celebri pittori italiani. Ecco la motivazione: “Nell’humus culturale del periodo storico compreso tra il doloroso lascito della seconda guerra mondiale, l’euforico benessere del boom economico e gli sconvolgimenti culturali della fine degli anni sessanta del secolo scorso, Schifano fu tra i primi a cogliere le antesignane matrici di quella che sarebbe stata la svolta “pop” delle arti figurative e il primo a sviluppare un linguaggio espressivo strutturato sul recupero delle immagini del paesaggio urbano”.
LA DUINA DIVENTA “VIA MARTIRI DI CEFALONIA”
Il terzo tratto che sarà intitolato è invece quello della duina, ovvero l’arco stradale che va dalla rotonda di via Giotto fino a quella tra via Lambretta e via Guzzi. La storica strada di collegamento tra il Centro e Lavanderie/Redecesio, che costeggia l’area dell’ex dogana, sarà dedicata ai Martiri di Cefalonia, “alla memoria dei soldati italiani che persero la vita in una battaglia che può essere annoverata tra gli eventi più folli della seconda guerra mondiale”. “Due eserciti amici, quello della Germania nazista e quello italiano improvvisamente sono chiamati allo scontro – si legge nella delibera della giunta – Alla ferocia delle divisioni tedesche si contrappose l’eroico coraggio dei soldati italiani che nulla potevano contro la supremazia di mezzi dell’esercito tedesco. Attraverso il valore dei “Martiri di Cefalonia” si intende rendere omaggio a tutti i soldati italiani che hanno coraggiosamente combattuto nella seconda guerra mondiale”.
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