Lavori in corso per abbattere il mega-complesso e far posto alla nuova costruzione.
Ruspe in azione a Redecesio nell’area destinata a ospitare il data center. E un momento a suo modo “storico”, cioè la demolizione degli edifici principali dell’ex Cise di Segrate, per lunghi anni centro di ricerca di rilevanza internazionale sul nucleare e le sue applicazioni.
Dopo lo sgombero dello scorso novembre per allontanare gli occupanti abusivi, sono iniziati poco prima di Pasqua i lavori di Cyrus One – colosso mondiale di queste infrastrutture tecnologiche – per la preparazione dell’enorme lotto situato tra i quartieri di Redecesio e Lavanderie in stato di abbandono da quasi trent’anni dopo la dismissione dell’ex Cise (qui avevamo raccontato la storia) nel 2003 da parte dell’Enel.
In questi giorni, sono stati demoliti gli immobili principali del complesso dove sono presenti una cinquantina di fabbricati di varie dimensioni. Tra questi, le sedi degli uffici e dei laboratori dove fisici e ingegneri, nomi di spicco della ricerca italiana dell’epoca, avevano sviluppato uno dei primi prototipi di reattori nucleari italiani, il CIRENE.
L’area ex Cise, che fu completamente bonificata nel 2007 a opera di Sogin, ospiterà due edifici (uno di 19 e uno di 25 metri d’altezza) che accoglieranno i maxi server di Cyrus One. In cambio del via libera all’operazione, il Comune di Segrate ha ottenuto l’acquisto e la cessione a patrimonio pubblico del Golfo agricolo e una serie di opere pubbliche tra cui la riqualificazione completa di via delle Regioni e la realizzazione di una nuova bretella per collegare via Lambretta al viale centrale di Redecesio per liberarlo dal traffico di attraversamento.
Sul progetto i residenti hanno espresso diverse perplessità, soprattutto per l’impatto che può avere sulla zona circostante, su cui è stato chiamato a rispondere il Comune.
Be the first to comment on "Ex Cise di Redecesio, via alla demolizione: spazio al data center"