Calcio, il Città di Segrate diventa centro di formazione Spal. Il presidente Poli «È un onore»

Da sinistra a destra: Michele Borghi (responsabile tecnico Accademia Spal), Marco Aventi (responsabile Società affiliate), Silvio Poli (presidente Città di Segrate) e Andrea Brucato (direttore generale Città di Segrate)

Un importante accordo con la squadra ferrarese della Spal (acronimo di Società Polisportiva Ars et Labor) per migliorare e rilanciare progressivamente l’intero settore giovanile. Questo l’obiettivo dichiarato dalla Polisportiva Città di Segrate con l’ambizione di continuare nel percorso di crescita intrapreso un anno e mezzo fa proprio con gli estensi. Una società gloriosa e storica nel panorama italiano, che da due stagioni è tornata a calcare i prati della Serie A dopo quasi cinquant’anni di assenza, dopo le grandi stagioni degli anni 50-60 e nelle cui fila hanno militato tra gli altri personalità del calibro di Fabio Capello, Massimiliano Allegri e Osvaldo Bagnoli. Il prosieguo della collaborazione, che rappresenta un deciso balzo in avanti sotto tutti i punti di vista (sportivo, dirigenziale, tecnico, collaborativo) è stato presentato formalmente mercoledì 10 ottobre al Centro Verdi alla presenza dei responsabili della Spal in seguito all’incontro con i dirigenti e allenatori gialloblù per la spiegazione del progetto tecnico.

«È un onore – dice il presidente della Polisportiva segratese Silvio Poli – essere riconosciuti come centro di formazione dalla Spal e di continuare con loro nello sviluppo del settore giovanile. Vogliamo far crescere il seme della voglia di fare sport. Spesso è talmente grande l’interesse per il risultato finale che si trascura tutto, anche la ricerca del divertimento e della passione. Gli allenatori – sottolinea pungente – devono dare seguito alle linee-guida dei responsabili della Spal. Non voglio più vedere delle partite della scuola calcio in cui, pur di raggiungere la vittoria, non si gioca al pallone.»

«Affiliazione con Segrate – prosegue sulla stessa lunghezza d’onda Marco Aventi, responsabile progetto affiliate Spal –  è un grandissimo motivo d’orgoglio. Abbiamo trovato  grande unità d’intenti con il presidente e siamo sicuri che questa collaborazione porterà i risultati sperati. Mi è stato chiesto di portare il modello della Spal – continua – in Italia e in Europa. Ad oggi abbiamo 65 affiliate nel nostro paese. Da noi prima che calciatori vogliamo crescere gli uomini.»

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