La Lega tra Aula e gazebo guarda al 2020: «Il candidato? Una donna sarebbe una bella novità…»

Il gazebo della Lega allestito lo scorso weekend in piazza San Francesco. A sinistra, il segretario cittadino Roberto Viganò

Un’interrogazione in Consiglio comunale e un gazebo in piazza San Francesco, per cominciare. Parte così la lunga volata del Carroccio verso il 2020. In aula e… sulla strada finisce la questione del “fracasso” a Redecesio e Novegro. Un testo che chiede alla giunta Micheli di fare il punto rispetto alle promesse elettorali che parlavano di “lotta all’inquinamento acustico” e di “installazione di centraline di rilevamento” in quei quartieri. Un testo presentato ai segratesi che domenica scorsa si sono fermati al presidio leghista. E’ il primo passo di una campagna che verrà messa a punto nei dettagli già nelle prossime settimane.

«IN AULA E IN PIAZZA CON UN TEMA AL MESE»

«Vogliamo incontrare i cittadini, è il nostro stile d’altronde – assicura il segretario della Lega locale, Roberto Viganò – L’idea è quella di proporre un tema ogni mese, da declinare in un atto consiliare e da portare all’attenzione dei segratesi in eventi pubblici. Stavolta è toccato al rumore, presto sarà la volta della sicurezza. Chiederemo, ad esempio, che vengano assunti nuovi vigili. E poi saremo aperti alle istanze dei cittadini, ascolteremo le loro urgenze durante i gazebo o i convegni che organizzeremo». Una campagna elettorale lunga due anni, fatta di tappe scandite, di un programma che è già chiaro, è un disegno ben definito.

VERSO IL 2020: SI LAVORA SU ALLEANZE E CANDIDATO

E anche per quanto riguarda il resto, la faccia da copertina per essere chiari, la nebbia si diraderà in fretta. Viganò conferma: la Lega sta lavorando a un proprio candidato, stavolta tocca al Carroccio. «Se i programmi dovessero coincidere con quelli degli alleati di Centrodestra, non chiudiamo nessuna porta – dice il segretario – ma io sto sondando il terreno con due o tre figure di spessore, tutte segratesi. Vogliamo scegliere un candidato forte, ma non vogliamo correre il rischio di bruciarlo, stiamo ragionando. Il 18 ottobre è previsto un primo confronto con il segretario provinciale Mauro Andreoni, un momento per iniziare a inquadrare il tema. Il candidato dovrà avere le qualità e le competenze che una realtà importante come Segrate merita, non dovrà essere “morbido”, per così dire, e se fosse una donna sarebbe una bella novità per questa città».

L’identikit è già tracciato, ovviamente il tutto dovrà passare al vaglio dei vertici del Carroccio ma il piano c’è ed è dettagliato. Rispetto alle alleanze, detto della volontà di aprire un dialogo privilegiato con Forza Italia e con l’alveo del Centrodestra, le dinamiche nazionali avranno comunque un peso. Da qui al 2020 potrebbe cambiare tutto, la politica è una sorta di elogio alla schizofrenia, ma se il feeling con i grillini reggesse a Roma, allora anche a Segrate si potrebbe aprire un tavolo, subito o nel caso di un eventuale ballottaggio. Ovviamente se ci fossero punti dei programmi sui quali poter convergere. Ma siamo alle ipotesi e poco più. Per ora si va avanti così, a interrogazioni e gazebo, tra aula e piazza.

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