Cani senza guinzaglio nei parchi: «Dopo gli annunci sui social nessun intervento, servono controlli»

Il regolamento comunale prevede l'obbligo di guinzaglio nei parchi pubblici

«Lo scorso anno consegnai al Comune una petizione con 130 firme per chiedere controlli nei parchi cittadini dove circolano cani liberi mettendo a repentaglio la sicurezza di altri quattrozampe e dei cittadini, il sindaco mi rispose ma purtroppo dopo gli annunci su Facebook non è successo nulla e la situazione è sempre la stessa». Chi parla è Mario Magni, residente di Rovagnasco e habitué del Parco Alhambra assieme ai suoi due inseparabili shiba, Haru e Nami. Che dopo essersi fatto promotore, all’inizio del 2018, di una piccola “mobilitazione” degli utenti del parco contro chi non rispetta i regolamenti sull’uso del guinzaglio sulle aree pubbliche, denuncia oggi il permanere di violazioni da parte di tanti, troppo padroni indisciplinati, dei regolamenti che obbligano al’uso del guinzaglio nelle aree pubbliche.

«Ho fatto un esperimento, qualche giorno all’Alhambra ho contato undici cani che correvano senza guinzaglio nel parco in una normale mattinata – racconta Mario – da quando ho inviato la nostra petizione in Comune purtroppo devo constatare che non è accaduto nulla, nessun controllo è stato mai fatto e tanto meno sanzioni e questo porta chi viola i regolamenti a continuare a farlo senza alcun timore. Proprio nei giorni scorsi un cane è stato aggredito da un altro cane libero, riportando serie ferite. E non è la prima volta».

In realtà, una reazione all’iniziativa del signor Magni, supportato da decine di frequentatori dei parchi cittadini esasperati dalle continue discussioni con chi lascia i propri cani liberi a dispetto di norme e cartelli ben in evidenza, c’era stata. Ed era arrivata dall’alto. «Il sindaco stesso mi contattò e mi disse che avrebbe girato la questione alla polizia locale e all’assessorato competente – dice Mario – a maggio, poco dopo l’invio della petizione, il Comune annunciò su Facebook una stretta sui controlli ma purtroppo al post sui social non seguì alcuna azione di controllo». L’amministrazione comunale ha giocato però la carta della prevenzione e dell’educazione, con un ciclo di incontri chiamata “Il cane cittadino” dedicato ai padroni… «Iniziativa lodevole, ma che purtroppo a mio parere non va a risolvere le problematiche che ogni giorno si verificano nei parchi cittadini – spiega Magni – non si tratta di un mio capriccio, ma una questione di sicurezza in quanto è ben nota la potenziale pericolosità di cani lasciati liberi. Tanto più che a Segrate esistono moltissime aree cani dove poter lasciare senza guinzaglio i nostri amici a quattro zampe in piena tranquillità».

Che cosa chiede al Comune? «Quello che abbiamo già chiesto in un documento firmato da più di cento cittadini: va benissimo l’informazione e l’educazione ma servono controlli mirati nei parchi e sanzioni per chi trasgredisce le regole – dice Magni – altrimenti alcune aree verdi di Segrate continueranno a essere considerate zone franche dove anche residenti di altri Comuni vengono a far correre i propri cani… e non può che essere la polizia locale a intervenire, l’unica con l’autorità per poter far applicare i regolamenti comunali».

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