Centroparco: è battaglia sulle nuove costruzioni

Il cantiere per il nuovo supermercato sulla Cassanese di fronte alla Chiesa di Lavanderie

La protesta dei cittadini che hanno dato vita al “Comitato Parchi Segrate”, gli stessi che in agosto si sono mobilitati in occasione dell’avvio dei lavori per la costruzione del polo commerciale Tend a Lavanderie e a inizio settembre hanno raccolto le firme per la petizione che chiede la tutela del Centroparco, è approdata in Commissione Territorio. Uno step auspicato dai rappresentanti del comitato, che però ha tradito le loro aspettative.

«Ci siamo sentiti presi in giro – afferma Luca Bertagna – La proposta di una fondazione di crowdfunding o di una tassa di scopo per riacquisire le aree del Centroparco avanzata dalla presidente della commissione Roberta Menegatti ci è sembrata un po’ come quando si butta la palla in tribuna, per usare una metafora calcistica».

Il comitato, poi, conferma la linea generale. «Noi portiamo avanti la valutazione di una variante di salvaguardia all’attuale Pgt – spiega – è chiaro che ci sarebbero dei contenziosi con gli operatori, ma molti cittadini appoggerebbero questa scelta. Su Tend, lotto 1 e 2 non è più possibile, ma sul resto delle aree sì. Vogliamo più coraggio, anche perché la giunta Micheli quando ha voluto l’ha tirato fuori, pensiamo alla Boffalora. Perché qui no?». Il sindaco Micheli replica a stretto giro e non usa mezzi termini. «In quel caso il piano di intervento integrato era stato adottato ma non approvato, eravamo in tempo e la situazione era ben diversa da quella del Centroparco.

Bisogna capire che ci sono diritti acquisiti e che il nostro Comune – spiega il Sindaco Micheli – vista la situazione di predissesto finanziario, non può certo permettersi di tornare indietro.Sono aperti tavoli con tutti gli operatori per delocalizzare gli interventi, ma c’è anche un tema legato alla mancanza di aree dove far atterrare le volumetrie che si vorrebbe spostare dal Centroparco.

Il punto di caduta ideale sarebbero l’Intermodale di Redecesio, una volta che Hupac si sarà trasferita, e le altre aree ferroviarie. Ma bisogna avere pazienza. Ai rappresentanti del comitato dico che farebbero meglio a studiare e, se proprio vogliono fare campagna elettorale, li invito a non farla sulla pelle dei cittadini segratesi». Ma Bertagna non ci sta. «Il problema è come conduci la partita – dice – se decidi e coinvolgi la cittadinanza, anche difendendo le tue scelte, ha un senso; se fai altrimenti e ti arrocchi, come sta succedendo,è difficile portare la gente dalla tua parte».

IL CASO HOLCIM

In Commissione, poi, si è discusso del progetto della Holcim di costruire un nuovo impianto per la produzione di calcestruzzo nell’area accanto alla duina, nella zona sud del parco. «Inserire un’industria insalubre di prima classe all’interno di un’area che stando al Pgt doveva essere un fiore all’occhiello, l’anello di congiunzione dei tre parchi segratesi non è coerente – attacca Bertagna – C’è una delibera di verifica di assoggettabilità a Vas (valutazione ambientale strategica) noi crediamo che sia necessario procedere. Anche perché c’è il problema non secondario della distanza delle case da quell’area, circa 300 metri, e quello della diversificazione dell’attività produttiva che fa di questo intervento qualcosa di diverso da una semplice delocalizzazione». Lunedì 14 ottobre, in Comune, si terrà una conferenza sulla questione ambientale di quello specifico ambito, alla quale parteciperanno Città metropolitana, Arpa, i Comuni limitrofi. «È un incontro aperto al pubblico – spiega Bertagna – e noi ci saremo per capire che posizione prenderà la giunta Micheli. La verifica di assoggettabilità a Vas è in mano ai tecnici, ma crediamo che la politica debba fare la sua parte». Il sindaco Micheli lo stoppa subito. «Non è così, sono valutazioni che non devono vedere coinvolta la politica per evitare il rischio di conflitti d’interesse – spiega – A noi la Vas servirebbe soprattutto per avere riscontri sulla qualità dell’acqua della cava, la delibera c’è, ora tocca ai tecnici». I cittadini possono presentare osservazioni e il comitato è già al lavoro con Legambiente e Medicina democratica.  «Ma c’è anche una mossa che il Comune potrebbe fare: con una variante al Pgt potrebbe vietare che nel Centroparco possano insistere imprese insalubri di prima classe. Ci sono sentenze in questa direzione, le abbiamo verificate con giuristi ambientali».

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