Giardino Megalizzi, finalmente si parte

Il fazzoletto di terra di fronte alla Moschea rimasto in questi giorni senza targa per imminenti lavori (foto archivio)

La targa che scompare per rifarsi viva a stretto giro in un altro punto del giardino. Un “giallo” durato poco e risolto in fretta quello del Giardino Megalizzi, l’area verde accanto alla rotonda dell’aeroplanino intitolata al giornalista freelance vittima dell’attentato di Strasburgo dell’11 dicembre 2018 e morto tre giorni dopo in ospedale.

La dedica era al centro del pratone che dà sulla Cassanese, è rimasta lì dal giorno della cerimonia in pompa magna, il 18 maggio dell’anno scorso, tre giorni dopo il trentesimo compleanno di Antonio, purtroppo mai festeggiato, e a otto dal voto europeo. Un evento al quale avevano preso parte tre candidati di punta del Pd, Giuliano Pisapia, Patrizia Toia e Maria Elena Boschi. Nei mesi successivi il Giardino è rimasto tale e quale, con quei 28 alberi piantumati a rappresentare gli Stati dell’Unione… e null’altro. Anche l’aiuola fiorita attorno alla targa è stata rimossa poco dopo. Il progetto prevede un’area verde fruibile, luogo di aggregazione per gli scout e non solo, con una nota bucolica legata al posizionamento di un’arnia, “casa” delle api simbolo di Segrate. Di mesi ne sono passati ormai più di otto, ma lo spostamento della targa verso il futuro accesso al Giardino, sul “controviale” della Vecchia Cassanese, è prodromico a un avvio dei primi lavori. «A breve ci saranno piante e fiori – spiega il sindaco Micheli – in attesa che la Viabilità speciale sia ultimata e la Cassanese venga declassata a strada comunale, probabilmente entro un anno e mezzo. Quello sarà il momento nel quale potremo completare il progetto del Giardino Megalizzi nel suo complesso e renderlo fruibile e vivo». Sperando che finalmente tutto fili liscio, visto che purtroppo il primo intoppo, non da poco, si è già registrato: l’arnia, che era custodita nella vicina Milano 2, è stata distrutta dal vandalo di turno e le api destinate al Megalizzi sono andate perdute.

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