«Ho esaurito la pazienza, noi tiriamo dritto». È un sindaco sul piede di guerra quello che risponde oggi alle domande del Giornale di Segrate. Argomento: i test diagnostici per il nuovo Coronavirus. «Abbiamo pazientato finora aspettando le indicazioni della Regione su tamponi e test – spiega Paolo Micheli – ma visto che tardano abbiamo deciso di portarci avanti contattando aziende del settore».
Riserbo per ora su quali siano queste aziende, ma confermato il contatto con almeno due diversi fornitori. «Si tratta di test non riconosciuti dalla Regione – spiega il sindaco – e che siamo consapevoli abbiano una serie di variabili, ma secondo noi possono essere uno strumento efficace e utile nelle mani dei medici».
L’idea cioè del primo cittadino è quella di poter mettere a disposizione i test, che danno indicazione sulla presenza di anticorpi, esclusivamente ai medici di base, per poterli aiutare nelle diagnosi del Coronavirus. Procedura quindi e obiettivi diversi rispetto agli screening dell’intera popolazione attivati da alcuni comuni lombardi, come Robbio, in provincia di Pavia.
«Non ci interessa in questo momento lo screening, né vogliamo incentivare la auto-analisi – precisa Micheli – ma vogliamo dare uno strumento in più ai medici. Si tratta di test che possono individuare se c’è una infezione in corso e quindi indicare persone probabilmente infette. Quello che a noi interessa – conclude – è evitare che segratesi contagiosi possano girare per la città e contagiare altre persone».
Proprio oggi decine di sindaci della Martesana, tra i quali Cernusco e Pioltello, hanno sottoscritto una lettera in cui chiedono al Presidente della Regione Fontana risposte sul tema dei test sierologici e in particolare che “si definisca una nuova strategia complessiva di intervento a livello regionale”. Lettera però a cui manca la firma del Sindaco di Segrate: «È una lettera all’acqua di rose – commenta Micheli – non è stringente su una questione che andava affrontata già un mese fa».
Intanto oggi anche l’opposizione segratese ha protocollato una mozione firmata da Forza Italia, Lega, Partecipazione e Movimento Cinque Stelle, in cui si chiede a Sindaco e Giunta di “programmare e avviare i test sierologici per tutta la cittadinanza”.
Insomma la volontà pare essere univoca: partire e in fretta.
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