All’inizio doveva essere un flashmob, lanciato sulle pagine Facebook del gruppo delle partite Iva segratesi. L’appuntamento era per le 11 in piazza San Francesco, ma questa mattina la protesta ha ripiegato su una forma più… individuale, con i commercianti immortalati, cartelli alla mano, davanti ai propri negozi.
“Non ce la siamo sentiti di manifestare in piazza – ha spiegato Simona Spinelli, del salone Cambio di Stile, una delle “anime” della protesta. Avevamo chiesto il permesso in questura ma ci è stato negato, quindi abbiamo preferito optare per una forma che non ci facesse incorrere in eventuali sanzioni, ci mancano giusto quelle in questo periodo…”, ha concluso con un sorriso amaro.
Questa mattina quindi una decina di commercianti segratesi hanno alzato, simbolicamente, la loro saracinesca, chiusa dall’11 marzo e hanno gridato, dai loro cartelli, un unico slogan: “Fateci riaprire. Stop tasse”.
C’erano ristoratori, baristi, parrucchieri e titolari di negozi di abbigliamento. Qualcuno sta lavorando con il servizio a domicilio o take away (come ristoranti e bar), altri invece (come i parrucchieri) non possono proprio riprendere la propria attività, almeno fino al primo giugno.
«Vogliamo lavorare – ha spiegato la Spinelli – ovviamente nel rispetto delle regole, e vogliamo essere ascoltati. A livello nazionale, ma anche a livello locale. Mi sono fatta portavoce dei commercianti e ho mandato molte lettere in Comune, ma la risposta è sempre stata che non possono fare nulla… Nessuno si è fatto avanti per sostenerci, ad esempio partendo dalle tasse comunali, e nessuno si è fatto vivo nemmeno oggi».
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