Maxi sopralluogo di 5 ore martedì 7 giugno a Milano2 per trovare spazi alternativi alle aule scolastiche dove poter collocare tutti gli studenti dell’Istituto Sabin. Con la ripresa a settembre delle scuole, infatti, sarà necessario mantenere le misure di prevenzione del contagio disposte dal Ministero dell’Istruzione e cioè, in particolare, la distanza interpersonale di un metro tra “testa e testa“. Questo significa che le aule scolastiche non potranno contenere tutti gli studenti come è stato fino ad ora perché, in alcuni casi, risultano troppo piccole. Che cosa fare?
SABIN, ALTERNATIVE ALLE PRIME IPOTESI-SHOCK
La Preside dell’Istituto Sabin, settimana scorsa, ha inviato una lettera a tutti i genitori in cui metteva nero su bianco le sue prime ipotesi, condivise con il Consiglio di istituto. Ipotesi che prevedevano turni su mattino e pomeriggio, oltre a una riduzione dell’orario scolastico a 4 ore per tutti. La circolare ha scatenato il putiferio tra i genitori (come riportato dal Giornale di Segrate), e l’immediato interessamento del sindaco Micheli.
Da qui, ieri mattina, l’incontro tra amministrazione, scuola e genitori per cercare di trovare soluzioni alternative. Un incontro che in realtà è stato, appunto, un sopralluogo in ogni spazio, aula, sala, potenzialmente a disposizione nel quartiere: dal centro civico ai saloni della parrocchia, fino agli ex studi Mediaset di Palazzo dei Cigni, e persino ai negozi sfitti di proprietà del Fondo Mario Negri.
Nella “delegazione” c’erano anche rappresentanti della Associazione Genitori Milano2, che stanno seguendo da vicino la questione, preoccupati per le pesanti ricadute sulle famiglie della nuova organizzazione scolastica. «Preoccupati ma contenti di essere stati coinvolti e di aver partecipato a un incontro davvero costruttivo – commenta Valentina Bensi, nel consiglio direttivo della associazione. Da parte nostra, come genitori, abbiamo comunicato che le priorità sono di eliminare il doppio turno mattina/pomeriggio e di allungare le ore coperte alla primaria». E questa mattina, le responsabili della Associazione hanno incontrato i rappresentanti di classe dell’Istituto in un videocollegamento per informarli degli sviluppi e raccogliere le istanze dei genitori.
SCHWEITZER, AULE NEL CENTRO CIVICO
Negli altri istituti cittadini la situazione pare essere meno critica. Nessuna comunicazione per ora è arrivata ai genitori, ma ieri dalla sua pagina Facebook il sindaco ha comunicato che “l’assessore Poldi si è già incontrato con i presidi degli istituti Schweitzer e Galbusera. Per Rovagnasco, Segrate centro, San Felice, Novegro e Redecesio al momento non sono emerse particolari criticità, ma qualora occorresse l’amministrazione comunale è pronta ad intervenire. Per la media Leopardi abbiamo già individuato spazi-aula supplementari all’interno del Centro Verdi”.
IL SINDACO: “UN RITORNO IN CLASSE DIFFERENTE”
Micheli invita però i genitori a non aspettarsi che tutto a settembre possa essere “come al solito”. «È giusto che anche noi genitori ci prepariamo ad affrontare un ritorno in classe differente per i nostri figli – avverte – l’emergenza sanitaria ancora in corso impone e imporrà regole che devono essere rispettate alla lettera; nelle situazioni non previste da norme specifiche serviranno buon senso e spirito d’iniziativa».
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