L’estate più calda di Segrate? E la nevicata più abbondante? E a quanto è arrivata la raffica di vento più forte? Chi conosce le risposte a queste e mille altre domande sul clima segratese è Matteo Pillitteri, di professione insegnante, ma con l’hobby per la meteorologia. Una passione che lo ha portato ad essere, da 18 anni, il responsabile di una centralina meteo collocata nel golfo agricolo tra Rovagnasco e Milano2 che monitora ogni giorno i dati sul tempo atmosferico.
IN LOMBARDIA 400 STAZIONI METEO
«Non sono un meteorologo – mette subito in chiaro il professore che insegna al liceo Natta di Milano. Sono un amatore e con altri centinaia di volontari faccio parte del Centro Metereologico Lombardo, una associazione che si occupa di studio del clima. Abito a Segrate dal 2001 e dall’anno dopo ho chiesto il permesso di installare una stazione meteorologica all’interno del golfo agricolo. La nostra è una delle 400 stazioni presenti su tutto il territorio lombardo».
Ogni giorno la piccola ma efficiente centralina, che può tranquillamente passare inosservata a un occhio poco attento, misura temperatura, pressione, umidità, precipitazioni, punto di rugiada e velocità del vento. Dati che possono essere consultati da chiunque in tempo reale online (a questo link) e che vengono poi archiviati, andando a formare un “dossier storico” molto interessante.
I “RECORD” DEL CLIMA DI SEGRATE
E allora vediamo qualche dato da ricordare per la nostra città. Ad esempio, se pensate di aver vissuto in questi giorni il caldo più torrido degli ultimi anni vi sbagliate, l’estate più calda è stata nell’agosto del 2017 quando la temperatura ha superato i 38 gradi (per la cronaca, sabato non ha superato i 34). L’inverno più freddo invece è stato quello del 2012: nel febbraio di quell’anno per 9 giorni non si è saliti sopra lo zero con un picco (negativo) a -12,6°. La raffica di vento più forte invece ha investito Segrate nel luglio del 2010, toccando la punta dei 119 km orari. E la neve? I più “grandi” si ricorderanno di sicuro la nevicata dell’85, che resta la più abbondante degli ultimi 50 anni, mentre, in tempi più recenti, quella che ha lasciato un manto più alto è capitata nel gennaio del 2006.
NON NEVICA DA 10 ANNI
Da quella storica nevicata però gli inverni sono cambiati e la centralina lo certifica nero su bianco. “Dal 2000 al 2010 le medie si attestavano sui 30-40 cm di neve l’anno – spiega Pillitteri. Dal 2010 in poi si è verificata una regressione delle nevicate fino a praticamente scomparire”. Il professore non si sbilancia in spiegazioni climatiche (“non è il mio lavoro, io registro solo i dati”), ma certo non può non fare una certa impressione e riportarci al tema del surriscaldamento globale.
TEMPORALI VIOLENTI, MA CI SONO SEMPRE STATI
Come sembrano particolarmente forti i temporali a cui assistiamo con sempre più frequenza, con vento che sradica gli alberi e piogge che fanno esondare i fiumi. Secondo Pillitteri però è una falsa percezione. «Fenomeni di queste intensità, che i meteorologi chiamano downburst (N.d.R. forti raffiche di vento che precedono un temporale), ci sono sempre stati. Certo oggi c’è più energia in gioco perché ci sono masse più calde, ma nel complesso non sono aumentati».
ESTATE 2020, FIAMMATE IN ARRIVO
Per quanto riguarda questa estate i dati della centralina hanno “disegnato”, fino alla fine di luglio, una estate mite, non troppo calda: «Un’estate normale, come quelle a cui erano abituati i nostri genitori – commenta Pillitteri – dopo 4, 5 anni di estati roventi». Le cose però, dagli ultimi giorni di luglio, sono cambiate velocemente. «Abbiamo assistito a un forte rialzo delle temperature e soprattutto un alto tasso di umidità, che ha superato l’80%. Ieri, 2 agosto, si è conclusa la fase calda e afosa che ci ha accompagnato in quest’ultima settimana, e da oggi e per i prossimi 3 giorni le temperature saranno più contenute e godibili». Ma attenzione, perché si prepara un agosto ‘bello tosto’: «Si prevedono fiammate calde, alternate a temporali».
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