Una passeggiata di due chilometri nella “pancia” del cantiere della Nuova Cassanese. E una sorta di salto nel futuro, lungo la lingua d’asfalto destinata a cambiare la viabilità di Segrate dopo trent’anni di attese, rinvii, speranze e delusioni. Lunedì 7 settembre Serravalle ha aperto le porte del “campo base” di via delle Regioni al Giornale di Segrate, accettando di accompagnarci in un “tour guidato” dell’infrastruttura – il primo stralcio, denominato “tratto giallo”, della strada che collegherà lo svincolo di Lambrate alla Cassanese, altezza Pioltello, dopo aver bypassato Segrate – la cui costruzione è ormai arrivata alle ultime battute, assieme ai tecnici di Pro Iter Srl, società di ingegneria incaricata della direzione lavori.
«Abbiamo ripreso a lavorare a regime a fine maggio, dopo lo stop imposto dall’emergenza Covid – spiegano i delegati di Serravalle mentre scendiamo la scaletta che ci porta sul cemento grezzo su cui sarà steso l’asfalto delle future carreggiate, 6 metri al di sotto del piano stradale – ad oggi è stato completato l’80% delle opere previste e prevediamo di concludere i lavori entro il primo semestre del 2021».
Il nostro percorso inizia da Redecesio, subito dopo il ponte che unisce via Martiri di Cefalonia e via Bologna. Si trova qui uno dei due svincoli di ingresso/uscita dalla futura strada, quello diretto verso l’Intermodale e l’area Westfield, sovrastata in quel punto dalla sagoma di una rotonda sospesa realizzata grazie alla demolizione e ricostruzione del ponte esistente. Subito alle spalle, la graduale risalita verso il centro di Segrate, dove si innesterà la seconda parte dell’opera, il “tratto rosso”, che scorrerà parallelo all’ex dogana per unirsi infine al terzo e ultimo tratto, quello “blu”, che passando sotto via Morandi raggiungerà la vecchia Cassanese all’altezza di Seggiano passando nei campi tra Segrate Centro, Milano Oltre e Pioltello. In questa parte, la strada è praticamente conclusa e soprattutto, asciutta.
Non un dettaglio da poco, visto che la vera sfida dei costruttori era di neutralizzare gli allagamenti dovuti alla presenza della falda acquifera attraverso la metodologia del jet grouting. «L’intervento di impermeabilizzazione è stato completato e non ci sono criticità», spiegano i tecnici osservando le paratie e il fondo stradale che racchiudono il serpentone di cemento che accoglierà le quattro corsie previste, due per senso di marcia. Ci rimettiamo in cammino quindi in direzione Milano, per raggiungere il “cuore” del cantiere che si trova oggi tra la rotonda di via Lambretta e quella di via Piaggio dopo il campo base del cantiere che, sottolineano i responsabili Serravalle, a fine lavori diventerà un grande parco pubblico che sarà ceduto al Comune di Segrate. «Il lavoro è concentrato per il 90% qui al momento», dicono gli ingegneri mostrandoci il punto in cui le opere edili appena realizzate si congiungeranno con il vecchio muro costruito negli ‘90, nell’unico tratto lasciato in eredità da quel primo cantiere poi rimesso in piedi – e di nuovo abbandonato – nel 2005 e che porta i segni dei decenni passati nell’inchiostro sbiadito delle tag e dei graffiti lasciati dai writers.
È qui che il lavoro adesso freme, dove mezzi e maestranze sono e saranno impegnati nei prossimi mesi per completare il guscio della strada sul modello di quello già realizzato e dove è quasi ultimata un’imponente vasca volano, con pareti e colonne di cemento armato, per la raccolta delle acque (che ha una “sorella” all’altezza di via Trento) profonda quasi 10 metri. Sbucati da lì, sempre andando verso Milano, è quindi possibile scorgere finalmente la tangenziale Est, destinata a collegarsi con la Nuova Cassanese attraverso lo svincolo di Segrate nel proseguio di via Rombon. «Oggi l’innesto sull’attuale Cassanese è provvisorio, perché l’immissione in futuro avverrà solo tramite la nuova strada», descrivono i tecnici planimetrie alla mano. Le auto dirette a Segrate dalla tangenziale infatti scenderanno nella trincea e per raggiungere la città potranno risalire tramite una rampa di uscita (la seconda disponibile assieme a quella verso l’Intermodale e Westfield) e arrivare alla rotonda di via Piaggio e quindi a quella dell’aeroplanino per accedere alla viabilità segratese.
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