Aumentano le richieste d’aiuto. La povertà colpisce anche un territorio a reddito medio-alto
Il Centro di ascolto Caritas di Segrate, situato presso la parrocchia di Santo Stefano, lancia l’allarme: crescono le richieste di aiuto per affitti, mutui, cure sanitarie e permessi di soggiorno.
Un contesto di disagio nascosto
Secondo l’ultimo rapporto Caritas basato su dati ISTAT, il 9,7% degli italiani vive in povertà assoluta. Anche in una realtà come Segrate, dove il reddito medio è relativamente alto, si riscontrano situazioni di forte disagio.
«Abbiamo famiglie costrette a vivere in una stanza da 700 euro al mese» – racconta Mariella Lucchetti, coordinatrice del centro. «Un trilocale arriva a 1.400 euro, un bilocale sotto i 1.000 è raro».
Stipendi bassi e contratti precari
Oltre ai costi abitativi, il centro segnala:
Stipendi insufficienti, spesso inferiori a 2.000 euro complessivi per nucleo familiare
Contratti precari
Spese sanitarie scoperte, in particolare odontoiatriche
Aiuti anche per cure mediche e ricongiungimenti
Caritas, grazie a donazioni private, ha coperto spese come:
cure dentistiche per una signora
un biglietto aereo per ricongiungimento familiare, versando il denaro direttamente a dentista e banca
In alcuni casi interviene anche il servizio Siloe di Caritas Ambrosiana.
Permessi di soggiorno: una nuova emergenza
Un fenomeno in aumento è la richiesta di asilo politico da parte di cittadini sudamericani, spesso in risposta all’impossibilità di ottenere visti di lungo periodo. «Il problema dei documenti sta crescendo rapidamente» – conferma Lucchetti.
I numeri della povertà in crescita
A livello nazionale, le persone assistite da Caritas sono aumentate del 62,6% nell’ultimo decennio.
Nel Nord Italia il dato sale al 77%.
«Anche a Segrate abbiamo visto un picco durante il Covid – precisa Lucchetti – buona parte di questi numeri è legata alla pandemia».



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