Prolungamento metropolitana M4 e Porta Est, Segrate e Milano lanciano lo “sprint” europeo

L'intervento del sindaco di Milano Beppe Sala in videoconferenza a Cascina Ovi martedì 15 settembre

Il prolungamento della M4 da Linate a Segrate, passando sotto l’Idroscalo, con due fermate sul territorio cittadino. E una nuova stazione ferroviaria all’interno dell’area ex dogana, al posto di quella oggi esistente, destinata a diventare “Porta Est” del capoluogo, un hub (nodo di scambio) multimodale tra altà velocità, linee regionali e metrò “sul modello Rho-Fiera”. A dare un colpo d’acceleratore al progetto, messo sui binari nel 2015 dall’amministrazione Micheli, è un finanziamento da 1,2 milioni di euro dell’Unione europea, che ha deciso di contribuire economicamente allo studio di fattibilità tecnico-economica delle due infrastrutture. Ma anche la spinta di Milano e del sindaco metropolitano Beppe Sala, che ha partecipato martedì 15 settembre a un incontro a Cascina Ovi lanciando assieme al primo cittadino segratese Paolo Micheli la corsa che, dopo la progettazione, avrà come punto d’arrivo fondamentale la ricerca dei finanziamenti per le due infrastrutture.

Sul tavolo, un piano da (almeno) 400 milioni di euro, con tempi di realizzazione stimati in 8-10 anni. Che, conquistato l’interesse di Bruxelles, si avvia ora verso la fase di progettazione vera e propria, condizione necessaria per la ricerca di risorse sia a livello nazionale sia, soprattutto, guardando all’Europa. «Di Porta Est si parla da vent’anni e ora c’è un’occasione storica: da una parte il collegamento di Linate con la metropolitana e dall’altro l’avvio di un percorso di interesse europeo, aperto dal finanziamento ottenuto per la fase di progettazione dell’opera, nel momento in cui si parla di Recovery Fund. Qui non è questione di essere ottimisti, ci deve essere chiaro che dobbiamo farci sentire oggi, dobbiamo essere pronti: immaginiamo Segrate come un nodo fondamentale a Est dell’area metropolitana, collegando aeroporto, ferrovia e metropolitana: è un progetto straordinario, andiamo avanti con forza, non perdiamo tempo». Così il sindaco di Milano Beppe Sala, collegato in videoconferenza con la cascina segratese dove c’erano il sindaco Micheli, gli assessori alla Mobilità di Milano e Segrate, Marco Granelli e Roberto De Lotto, il segretario Pd locale, Francesco Di Chio, e la consigliera regionale del gruppo “Lombardi civici europeisti” Elisabetta Strada.

«Ho parlato proprio ieri con il Ministero dei Trasporti che sta lavorando sui progetti legati al Recovery Fund (il maxi-fondo europeo da 750 miliardi di euro per la ripresa dopo la crisi coronavirus, ndr) – ha raccontato l’assessore milanese Marco Granelli – il messaggio è di fare in fretta, di presentare progetti sostenibili e pronti, “chiavi in mano”. L’accordo tra gli enti e il progetto di un hub che consenta di avere connessioni con l’aeroporto e l’alta velocità ci ha permesso di intercettare dei fondi europei per la progettazione – ha proseguito Granelli – ci sono caparbietà, condivisione e una visione unitaria per la mobilità di questo territorio, facciamo oggi i passi che servono per preparare una proposta in sintonia con le linee strategiche europee».

«Una scommessa fatta 5 anni fa, che sembrava impensabile per la nostra città e non era mai stata presa in considerazione dalle amministrazioni precedenti, sta andando avanti con sviluppi interessanti: basti pensare alla fermata intermedia nell’area di San Felice e Tregarezzo, nella zona della Mondadori, che abbiamo ottenuto fosse inserita nel progetto», ha detto il sindaco Micheli. «Quando sono entrato nel Pd di Segrate si parlava di questo sogno, nel nostro piccolo già immaginavamo una città proiettata nel futuro – il commento di Francesco Di Chio, segretario del circolo segratese – ora grazie alla visione del nostro partito a tutti i livelli e la collaborazione tra gli enti e l’interesse europeo portiamo avanti un progetto che potrà avere un impatto enorme non solo per Segrate ma per tutto il Nord Italia».

A occuparsi dello studio di fattibilità – 2,2 milioni di euro finanziati per 1,2 dall’Unione europea e per la restante parte da Comune di Milano, Città metropolitana, Regione, Comune di Segrate e Westfield – sarà la società Metropolitane Milanesi Spa, per la parte relativa al prolungamento della linea M4, la “blu”, da Linate a Segrate. Spetterà invece a RFI lavorare sul progetto per la nuova stazione, “Porta Est”. «Ma con un unico accordo e un unico tavolo di coordinamento», ha specificato l’assessore De Lotto. Intanto, è al momento stato accantonato uno degli scenari alternativi per il collegamento Linate-Segrate, la funivia sospesa con passaggio sopra l’Idroscalo. «Era un’opzione con costi minori ma anche una portata di persone molto limitata – ha detto Granelli – è una soluzione che al momento non è stata perseguita, che resta come possibile scenario. Ma ora il nostro impegno è per il prolungamento della metropolitana e per il nuovo Hub».

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