Zaini con nastri gialli, arancioni e rossi posizionati davanti a scuola. È questa la forma di protesta scelta da genitori e ragazzi delle scuole medie di Segrate (e di 30 altri comuni), per chiedere di non tornare in Didattica a Distanza, anche se dovessimo ricadere in “zona rossa”.
Oggi, 2 febbraio, è stata mandata una istanza, firmata da decine di Associazioni di genitori e Consigli di istituto, tra i quali ci sono i tre dei nostri istituti cittadini, in cui si chiede esplicitamente al Governo (nazionale e lombardo) “il rientro permanente in presenza delle classi seconde e terze della scuola secondarie di primo grado anche nel caso di futuro ritorno in zona rossa, richiedendo a tal fine la modifica del DPCM del 3 novembre 2020″.
“Certo, ora suona un po’ “fuori tempo” visto che siamo in zona gialla – spiega Cristina Modica, presidente dell’Associazione Genitori di Milano2, tra i firmatari dell’istanza – ma vogliamo ribadire la nostra posizione, condivisa da migliaia di genitori e studenti, per scongiurare eventuali future chiusure, deleterie sia sul piano educativo che psicologico per i nostri ragazzi”.
Nel documento si sottolinea il fatto che la quasi totalità dei ragazzi delle scuole medie raggiungano la scuola a piedi o accompagnati dai genitori e, pertanto, non si porrebbe alcun rischio di assembramento nei tragitti.
Per rendere visibile la protesta in questi giorni e domani, mercoledì 3 febbraio, a partire dalle ore 8.45, davanti ad ogni Istituto, sarà posizionato uno zaino con tre nastri (giallo, arancione e rosso) “a sostegno della richiesta formulata – si legge – nonché a ricordo del ruolo essenziale e fondamentale della scuola, a prescindere dal colore della zona di appartenenza, per la formazione, sotto ogni aspetto culturale e personale, dei giovani a cui appartiene il futuro che si costruisce oggi”.
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