Dopo il successo dell’evento online organizzato per celebrare l’8 marzo, l’Associazione segratese “D come Donna” rilancia con una nuova iniziativa: un concorso letterario. Non una novità assoluta, visto che in passato proprio questo tipo di iniziativa rappresentava uno dei punti forti del calendario degli eventi dell’associazione. In quegli anni si trattava di un concorso nazionale, un grande evento; ora si prova a riproporlo in piccolo, per così dire, ma con lo stesso spirito. Il titolo è “Esercizi di scrittura”, il tema proposto a chi vorrà cimentarsi nella stesura di un racconto breve da sottoporre alla giuria è: “E in un attimo capì…”. «Scrivere è un’attività terapeutica – afferma la presidentessa Ottavia Zerbi che oltre a ricoprire il ruolo di guida dell’associazione è una psicologa – un lavoro introspettivo ma anche di relazione quando il risultato viene condiviso con gli altri». Gli elaborati, che non dovranno superare le 4 pagine, potranno essere inviati via mail a dcomedonna.segrate@gmail.com entro il 31 luglio.
Sul sito dell’associazione verrà pubblicato il regolamento del concorso, con tanto di specifiche tecniche (font, grandezza del carattere, ecc.) e la premiazione, dopo il lavoro della giuria, è prevista per il prossimo autunno. Un tablet, un lettore elettronico di libri, un buono per l’acquisto di volumi: questi i premi per i primi tre racconti selezionati.
Tiene banco il dibattito… linguistico sulle parole da declinare o meno al femminile, dopo che a Sanremo Beatrice Venezi ha optato per la qualifica di “direttore d’orchestra”, attirandosi le critiche di molte donne. «Non dovrebbe essere un problema – commenta Zerbi – perché dovrebbe contare il valore che noi diamo alle parole e non le parole in sé. Ma se quel giusto valore latita… È un discorso simile alle quote rosa, per capirci».
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