Risolto il “caso” dei 600 segratesi senza medico. L’assessore Bianco: «Trovata intesa con Ats»

Erano rimasti “scoperti” quando il loro medico di famiglia era andato in pensione. Ma ora, dopo alcune settimane di preoccupazione, potranno scegliere il loro nuovo dottore tra tutti e 24 professionisti che esercitano in città. Lo conferma l’assessora alla Salute del Comune di Segrate Barbara Bianco, che ha affrontato il dossier e trovato l’intesa con il Dipartimento cure primarie di Ats per ricollocare i più di seicento segratesi ex pazienti del dottor Umberto Milana. Questi cittadini infatti potranno in via eccezionale avvalersi di una deroga al massimale previsto per i medici di medicina generale del territorio scegliendo tra uno qualsiasi dei camici bianchi presenti a Segrate (qui è possibile visualizzare l’elenco).

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«È una soluzione d’emergenza che abbiamo chiesto con forza ad Ats per risolvere rapidamente la situazione di questi nostri concittadini rimasti privi di copertura – spiega l’assessore Bianco – il passaggio non è però automatico ma dovrà essere effettuato presso lo sportello del Distretto ATS di via Amendola 3 previo appuntamento». Per scegliere il nuovo medico insomma, gli ex pazienti del dott. Milana (soltanto coloro che non sono ancora stati ricollocati presso altro medico) devono contattare gli uffici di Ats (qui le informazioni per prenotare). «Nel caso ci fossero altre situazioni di cittadini segratesi senza un medico di famiglia assegnato è possibile contattare i nostri uffici per segnalarlo – sottolinea l’assessore Bianco – non si tratta di una competenza comunale, ma c’è da parte nostra l’impegno di aiutare i cittadini che si trovino in situazione di difficoltà su un tema così delicato e importante soprattutto in questo momento».

Sulle criticità legate alla carenza di posti liberi presso i medici di medicina generale del territorio, che aveva costretto alcuni segratesi a trovare il proprio dottore al di fuori dei confini comunali, l’assessore Bianco era già intervenuta ottenendo un aumento della disponibilità presso le quattro nuove dottoresse “corsiste” arrivate nei mesi scorsi in città, rispondendo ad alcune decine di richieste arrivate in seguito al pensionamento di un altro medico “storico” della città.

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