Un corso per trovare lavoro, la sfida di D come Donna

La presidente dell’associazione e psicoterapeuta Ottavia Zerbi (a destra) e e Cristina Polga, ideatrice del progetto “Freeway”

Dieci incontri gratuiti aperti alle donne per reinserirsi nel mondo lavorativo. Il progetto prenderà il via a fine settembre. Candidature entro il 3 settembre

Un percorso di 40 ore, dieci appuntamenti per accompagnare una platea di donne verso il loro reinserimento nel mondo del lavoro. Questo è “Freeway”, il progetto di D come Donna che prenderà il via venerdì 24 settembre e al quale ci si può candidare fino al 3 settembre inviando una mail all’indirizzo dcomedonna.segrate@gmail.com. «L’idea è di Cristina Polga, che di lavoro fa la consulente di carriera – spiega la presidente dell’associazione, Ottavia Zerbi – è un corso di alto livello, dedicato a donne diplomate, tra i 30 e i 50 anni, che hanno bisogno di trovare uno sbocco professionale dopo essere uscite dal circuito lavorativo, perché reduci da una maternità oppure perché penalizzate dalla crisi legata al Covid. L’obiettivo è quella di aiutarle, facendole lavorare anche un po’ su loro stesse».

Sono tre gli ambiti del corso, che ha avuto il patrocinio del Comune e al quale collabora anche AFOL: una parte cognitivo-emozionale, basata sui capisaldi di D come Donna e cioè la consapevolezza e l’autodeterminazione; una esperienziale, che prevede anche la lezione di un’artista, Eliana Odelli, legata alla creatività e alla manualità; infine, una conclusione più tecnica, affidata appunto ad AFOL, nella quale si approfondirà l’utilizzo di LinkedIn e delle varie piattaforme per la ricerca del lavoro.

Dieci venerdì mattina, a partire dal 24 settembre e fino al 21 gennaio 2022, con la sede del corso che probabilmente sarà il centro civico di Redecesio, dato che al Verdi sono ancora previste le aule scolastiche distaccate. Il materiale verrà fornito (e pagato) da D come Donna, così come le ore di lezione delle docenti esterne. D’altronde, l’associazione segratese è impegnata da tempo sul fronte professionale. «Un nostro socio, Massimo, si occupa di uno sportello ad hoc – spiega Zerbi – aiuta le donne interessata a rivedere il proprio curriculum, a capire e sfruttare le proprie competenze. È un bisogno, quello della professione da trovare, al quale vogliamo rispondere e lo facciamo anche attraverso conferenze sul tema delle donne nel mondo del lavoro». L’auspicio è quello di raggiungere il numero massimo di partecipanti, fissato in 15 donne segratesi. «Il lavoro di gruppo è importante – chiosa Zerbi – noi abbiamo grande entusiasmo e siamo convinti che l’empatia possa essere un valore aggiunto, così come l’energia e la forza che derivano dall’essere in relazione con altre donne». Il progetto è gratuito, alle partecipanti verrà chiesta solo l’iscrizione annuale a D come Donna, soprattutto per una questione assicurativa. È richiesta anche una buona conoscenza della lingua italiana, in virtù del livello elevato del progetto stesso.

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