Westfield, c’è un piano per ripartire. “Lo presenteremo presto”

Il progetto originario del centro commerciale Westfield Milano, messo in stand by dal 2020

Confermata la volontà di andare avanti con il mega centro commerciale, ma con un nuovo progetto.

Un nuovo piano per rilanciare il progetto del “più grande centro commerciale d’Europa”. Che a 11 anni dall’approvazione – era il 2009 – rallentato da ostacoli tecnici e burocratici e poi congelato dall’emergenza Covid-19, sarebbe pronto a ripartire cambiando pelle grazie a un nuovo mix di funzioni a fianco dello shopping mall vero e proprio.  Entro un mese e mezzo sarà presentata al Comune una proposta. Stiamo lavorando per valorizzare al massimo il progetto anche per la comunità di Segrate”, si limita a confermare l’azienda franco australiana Unibail-Rodamco-Westfield interpellata dal Giornale di Segrate dopo la fuga in avanti del sindaco Paolo Micheli che nei giorni scorsi aveva anticipato in un’intervista al settimanale locale “InFolio” l’imminente arrivo sui tavoli dell’amministrazione comunale di un nuovo masterplan che – secondo quanto rivelato dallo stesso primo cittadino dopo aver incontrato il responsabile dello sviluppo del progetto, Stephen Wood – sarebbe destinato a modificare l’attuale progetto con l’inserimento di edifici a carattere direzionale e ricettivo.

Bocche cucite però sui contenuti della variante, che per ora, questa la precisazione del colosso, non sarebbe stata ancora portata all’attenzione del Comune. Secondo quanto rivelato alla stampa da Micheli si tratterebbe di una rivisitazione del piano immobiliare per renderlo “maggiormente integrato con la città” e che vedrebbe il ripristino dell’originale dimensione di 240mila mq, che era stata diminuita a 204mila riducendo lo spazio commerciale, con una nuova distribuzione dei volumi. Allontanate invece le ipotesi circolate nei mesi scorsi sul possibile arrivo di un nuovo stadio per le big del calcio milanese o di un mega polo logistico, “due condizioni non negoziabili e che non è intenzione dell’azienda proporre”, ha sgombrato il campo il sindaco. Sul fronte politico – in particolare tra i rappresentanti della maggioranza – si resta comunque in stand-by in attesa di vedere che cosa effettivamente il gigante dei centri commerciali intenda portare sui tavoli di via 1° Maggio («Non posso commentare, dato che non ho ancora visto nulla», taglia corto Bruno Barsanti, segretario cittadino Pd). Anche perché a far discutere, e non è un dettaglio di poco conto, c’è anche la possibilità che il progetto non arrivi al vaglio del Consiglio comunale ma che possa essere licenziato direttamente dalla giunta previo accordo con la maggioranza. Si vedrà. Intanto, avanzano i cantieri per il completamento della Cassanese Bis (viabilità speciale), infrastruttura come noto legata a doppio filo con il centro commerciale. I lavori per l’ultimo miglio, come anticipato dal Giornale di Segrate a inizio settembre, sono stati affidati e i cantieri sono pronti a partire. 

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