Servizio civile, cercasi giovani “volontari digitali”

Tra i compiti dei volontari l'assistenza a neet e migranti nell'utilizzo dei nuovi servizi digitali della pubblica amministrazione

Nuova opportunità per i ragazzi da 18 a 24 anni: un progetto lanciato dalla Cooperitiva segratese Il Melograno per aiutare Neet e giovani migranti ad accrescere le capacità digitali

Da quest’anno il Servizio civile è anche digitale. Il Governo ha deciso cioè di stanziare fondi per nuovi progetti che impegnino i giovani volontari in attività volte ad aumentare le competenze digitali dei cittadini. Tra questi progetti ce n’è uno particolarmente interessante per i ragazzi segratesi, proposto dalla Cooperativa Il Melograno con sede a Novegro.

Quattro ragazzi o ragazze tra i 18 e i 24 anni saranno selezionati entro la fine del prossimo febbraio per partecipare al progetto “My compass”, messo a punto dalla cooperativa segratese in collaborazione con LegaCoop, che punta a far crescere le competenze digitali dei giovani italiani e migranti a Segrate e nel milanese.

Target dell’iniziativa sono in particolare i giovani che non studiano e non lavorano (NEET), che nel territorio milanese sono circa il 10% dei 214mila fotografati dall’Istat in Lombardia, e dei giovani migranti regolarmente iscritti all’anagrafe.

I ragazzi selezionati dalla cooperativa svolgeranno il servizio civile per la durata di 12 mesi con un rimborso spese di 443, 30 euro al mese (come previsto per tutti i progetti del Servizio Civile Universale). I volontari approcceranno anzitutto i giovani dei Centri di aggregazione giovanile (CAG) gestiti dalla cooperativa segratese e le persone migranti accolte nelle strutture (SAI) sempre gestite da Il Melograno. I CAG de Il Melograno coinvolgono complessivamente circa 200 ragazzi, con un’età compresa principalmente tra gli 11 e i 17 anni, all’interno dei quali vengono realizzati percorsi educativi, supporto scolastico, iniziative ludiche e ricreative. Sul versante dell’accoglienza migranti, invece, le persone seguite e ospitate sono complessivamente 102, con nazionalità e provenienze molto diversificate ma in maggior parte riconducibili al continente africano e a Stati quali la Siria, il Pakistan, lo Sri Lanka.  

L’obiettivo del progetto è quindi quello di sostenere ed incentivare l’uso delle nuove tecnologie e l’accesso ai relativi servizi da parte di migranti e giovani, che oggi hanno scarso accesso a questi strumenti per timore, insufficiente conoscenza dei processi e difficoltà nel decodificare le richieste dei sistemi per l’attivazione del servizio stesso.  

Per candidarsi occorre presentare la propria domanda esclusivamente online entro il 26 gennaio sulla piattaforma del Servizio Civile Universale. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Scelgo il Servizio Civile

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