Covid, calano i casi. Chiude il centro tamponi di Redecesio

Dopo un mese di attività, giovedì 24 febbraio chiude l’hub dedicato ai test rapidi al centro civico di Redecesio.Tamponi alla farmacia del Villaggio

Aveva aperto il 24 gennaio nel pieno della quarta ondata Omicron ed esattamente un mese dopo, il 24 febbraio, chiuderà i battenti. Parliamo del Centro Tamponi, aperto dal Comune e Segrate Servizi, la società che gestisce le farmacie comunali, negli spazi del Centro Civico di Redecesio.

Da giovedì 24 il servizio verrà di nuovo spostato in farmacia. In una sola farmacia, quella del Villaggio Ambrosiano, dove ci sono spazi più ampi e idonei per erogare i test. Ecco i nuovi orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.45 e dalle 15.30 alle 18.45. Il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 19, la domenica dalle 9 alle 12.45 e dalle 15.30 alle 19.

Una decisione presa guardando i numeri che nelle ultime settimane, per fortuna, sono precipitati verso il basso. “Sabato i nuovi positivi erano 12 – ha commentato il Sindaco Micheli. Un numero decisamente inferiore rispetto a quelli che registravamo i primi di gennaio, quando contavamo anche 200 nuovi contagi giornalieri”.Sono cambiate anche le regole all’interno delle scuole, come chiesto a gran voce da tutti i genitori, e questo ha portato a una drastica diminuzione della richiesta di test.

Tempo di chiusura e tempo di bilanci. “Straordinari i numeri – ha commentato il Sindaco – oltre 6 mila tamponi rapidi effettuati in un solo mese d’apertura, pari al 30 per cento di tutti i test fatti nelle due farmacie comunali di Lavanderie e del Villaggio Ambrosiano nell’arco di un anno. È stato uno sforzo economico e organizzativo molto importante, ma ne è valsa la pena”.

Infine il Sindaco ha ringraziato la società comunale Segrate Servizi per l’impegno e per ulteriori iniziative nella lotta al Covid, “come la distribuzione nelle nostre scuole di 18.600 mascherine a prezzo inferiore di quello calmierato (0,60 euro cadauna contro 0,75 euro)- ha dichiarato – che hanno fatto risparmiare i nostri istituti”.