L’azienda ha presentato i dati che certificano la buona qualità delle frazioni organiche raccolte nei sei Comuni soci, tra cui Segrate. Ma sacchetti adatti e più attenzione alla differenziazione possono migliorare ulteriormente la qualità dell’umido: al via una nuova campagna di comunicazione
Segratesi promossi nella raccolta differenziata dell’umido. Ma restano alcune “cattive abitudini” che, se eliminate, potrebbero consentire un ulteriore balzo in avanti nella qualità del rifiuto organico, risorsa preziosa nella strategia di economia circolare.
Giovedì 31 marzo ZeroC – l’azienda pubblica formata da Cap Holding e dai sei Comuni soci di Core, tra cui Segrate, per la realizzazione della Biopiattaforma di Sesto San Giovanni (che ha mandato in pensione il vecchio forno inceneritore) – ha presentato alla stampa i risultati dell’analisi merceologica condotta da CIC (Consorzio Italiano Compostatori) sulla FORSU conferita dai Comuni stessi. Un materiale di alta qualità, secondo la fotografia degli esperti, con percentuali di MNC (materiale non compostabile, cioè estraneo al rifiuto organico) che si attestano in media al 5,2% per le analisi 2020-2021). Con alcuni elementi da migliorare, come la presenza di rifiuti che non vanno conferiti nell’organico.
I “nemici numero uno” dell’umido sono soprattutto i sacchetti di plastica utilizzati erroneamente per la raccolta (che deve avvenire con contenitori di materiale biodegradabile) e la plastica messa all’interno dei sacchetti, che rappresentano quasi il 34% del MNC. Ci sono poi i tessili sanitari (come pannolini e assorbenti) che rappresentano oltre il 12% degli… ospiti indesiderati dei sacchi dell’umido. Ci sono poi inerti (come le lettiere degli animali domestici) insieme a vetro e metallo a cubare un ulteriore 18%. Per informare e sensibilizzare i cittadini dei Comuni soci alla corretta raccolta della frazione organica ZeroC ha quindi deciso di lanciare una campagna di comunicazione che partirà nei prossimi giorni, che prevede advertising cartaceo, strumenti digitali e incontri pubblici.
«La FORSU è una risorsa davvero preziosa – ha commentato Andrea Lanuzza, amministratore unico di ZeroC. Per questo è necessario prima di tutto differenziare e poi migliorare la qualità per ridurre la percentuale di materia non compostabile nel rifiuto, ad esempio abbattendo l’uso di sacchetti sbagliati e differenziando correttamente alcuni tessili sanitari come assorbenti. La campagna di comunicazione che ci apprestiamo a lanciare ha questo scopo – ha continuato Lanuzza – fornire ai cittadini tutte le conoscenze necessarie per differenziare sempre di più e meglio. Sono previsti sei appuntamenti ludico-formativi il sabato pomeriggio, tra aprile e maggio, presso i parchi di ciascun Comune socio (a Segrate l’appuntamento è sabato 23 aprile alle 15.00 al Centroparco, con ingresso da via San Rocco) per sensibilizzare bambini e adulti sull’importanza del corretto conferimento dell’umido. Sono proprio i cittadini i primi protagonisti della transizione ecologica che intendiamo attuare».
Lo sfruttamento della frazione organica nella linea 1 della BioPiattaforma di ZeroC consentirà di produrre oltre 240 mc/h di biometano, capaci di alimentare una flotta di 2200 utilitarie, nonché di estrarre da innovativi processi di fermentazione attualmente in fase di sviluppo nell’ambito di progetti di ricerca europea, i PHA necessari alla produzione di bioplastiche compostabili con proprietà meccaniche superiori. Un contributo notevole che si inserisce nella strategia che guida l’azione della società consociata da Gruppo CAP e dai 6 comuni, che ambisce a divenire punto di riferimento nazionale per l’industrializzazione dei processi di valorizzazione del rifiuto organico.
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