Nella rete dei controlli tanti mezzi non assicurati: “Un pericolo per tutti”

Un fenomeno in aumento secondo il “bollettino” della polizia locale di Segrate. «È un trend che emerge dai nostri dati», conferma il comandante Lorenzo Giona. Pesanti le sanzioni previste

L’ultimo in ordine di tempo è stato un autoarticolato, un porta container fermato lungo la via Rivoltana lo scorso 16 maggio. Ma solo qualche giorno prima era toccato a un’auto privata, a due motociclette, a uno scooter utilizzato per le consegne e domicilio. E prima ancora a finire nella rete dei controlli della polizia locale di Segrate era stato addirittura un taxi. Tutti pizzicati senza assicurazione. Privi cioè della basilare copertura necessaria in caso di incidente. A fotografare il fenomeno sono le notizie pubblicate dagli agenti di via Modigliani sulla pagina Facebook della polizia locale di Segrate, che sulla scia della strategia comunicativa dell’amministrazione comunale,  a trazione social, è diventato una sorta di “bollettino” degli interventi dei vigili sulle strade cittadine. “Stiamo constatando il crescente numero di veicoli circolanti sulle nostre strade privi di assicurazione, un fenomeno pericoloso”, l’ultimo messaggio, accompagnato come sempre dal monito per il rispetto delle norme per evitare sanzioni e problemi molto seri in caso di sinistri.

Ma a che cosa è dovuto questo aumento? «È un trend che emerge dai controlli sul territorio, ma non è facile interpretarlo», commenta Lorenzo Giona, comandante della polizia locale. Tra le ipotesi, quello di una minore “attenzione” da quando il contrassegno assicurativo è diventato elettronico e non è più necessario esporlo sul parabrezza del proprio veicolo, obbligo venuto meno nell’ottobre del 2015 (il certificato assicurativo va esibito soltanto su richiesta delle forze dell’ordine, nella sua forma digitale o cartacea). «Sì – spiega Giona – la fine dell’obbligo di esporre il tagliando può aver portato qualcuno a ritenere che sia più difficile incappare nei controlli, che prima effettivamente potevano essere fatti facilmente anche su auto in sosta: in realtà ci sono ancora e l’alto numero di casi lo conferma. Un’altra possibilità – continua il comandante – è che le proroghe accordate durante il lockdown per revisioni e rinnovi delle patenti possano aver indotto qualche automobilista a pensare che valessero anche per le assicurazioni, cosa assolutamente non consentita. C’è poi sicuramente qualche dimenticanza in buona fede, che andrebbe però evitata vista l’importanza di viaggiare in sicurezza».

Anche perché, al di là del rischio – per sé e per gli altri – di risultare scoperti in caso di incidenti con danni a cose e persone, le sanzioni sono pesanti. «C’è il sequestro del veicolo con l’obbligo di provvedere subito alla stipula di una polizza, oltre a una multa mediamente di 700 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente». Deterrenti che sembrano non essere sufficienti per alcuni, con grave pericolo per tutti.

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