Giornata dell’Amicizia: la storia di Diana e Rita, 95 e 101 anni, inseparabili da mezzo secolo

Le due donne, che si sono conosciute nel 1969, sono ospiti nella Residenza San Felice Orpea e sono la dimostrazione di come l’amicizia possa essere longeva

Diana e Rita sono due amiche speciali. Diana ha 95 anni, Rita 101, si sono conosciute oltre 50 anni fa e da allora, pur avendo vite e famiglie separate, sono sempre restate amiche e da diversi anni sono ospiti della Residenza San Felice Orpea dove condividono ogni giornata e ogni momento insieme. A raccontare la loro storia è lo staff della struttura di via San Bovio, celebrando la Giornata internazionale dell’Amicizia proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per il 30 luglio.

La loro è una storia comune, ma allo stesso tempo eccezionale, per la profondità del legame che le ha unite e continua a tenerle unite lungo i decenni, al di là e oltre le difficoltà, le perdite, gli inciampi di una vita. Diana e Rita si conoscono a Lugano nel 1969 a casa di conoscenti, in occasione di un bridge. Il loro legame cresce grazie agli interessi comuni: le carte, la musica, il teatro, la storia e le letture. Due donne con carattere diverso e, in qualche modo, complementare. Diana è politologa e insegnante, organizzata nella gestione della casa, laboriosa e sportiva. Rita è chimica e scienziata, riflessiva, posata e grande guidatrice. Sulla loro diversità hanno gettato le basi di un’amicizia lunga una vita che le unisce ancora oggi. Entrambe figlie della guerra, hanno sempre lavorato per sostenersi. Dopo la morte prematura del marito di Diana, rimasta vedova con due figli adolescenti, Rita diventa sostegno e famiglia. Diana e Rita sono amiche, sorelle, compagne di viaggio, zie, madri, nonne. Sempre affiatate e solidali, nelle gioie e nei dolori, sempre unite, insieme.

La loro amicizia le ha portate a condividere vacanze in giro per l’Europa in auto, viaggi in California e in Argentina, dalle rispettive famiglie.  Hanno condiviso tutto, anche gli affetti di entrambe come fossero propri. Oggi, ormai da anni, vivono nella Residenza San Felice di Segrate dove hanno camere comunicanti e sono sempre insieme, come da giovani, come se nulla fosse mai cambiato.