I telescopi di Physical Pub conquistano Segrate. “Siamo agli albori di una nuova era spaziale”

Tanti bambini hanno potuto osservare i pianeti e la luna attraverso i potenti strumenti messi a disposizione

Una folla di segratesi, tra cui molti bambini, ha partecipato alla serata di osservazione del cielo offerta dall’associazione di astronomia.

A Segrate le associazioni non mancano, lo abbiamo visto durante la festa cittadina, quando il Centroparco si è riempito degli stand di decine di gruppi impegnati nel territorio nei più svariati ambiti, che vanno dal sociale alle attività sportive. Fra questi c’erano anche i giovani di Physical Pub, un’associazione nata a Segrate con sede al Centro Verdi impegnata nella divulgazione scientifica in ambito fisico e astronomico che ha portato in piazza sei diversi telescopi. Con questi decine di segratesi e tanti giovanissimi hanno potuto osservare – tanti per la prima volta – alcuni dei corpi celesti che compongono il nostro meraviglioso e misterioso universo. Il gigante Giove, Saturno con i suoi anelli, Marte e la Luna… il cielo non era dei migliori e le nuvole hanno coperto a tratti la vista dei pianeti, ma è stato comunque un grande spettacolo. Decine di bambini con i loro genitori hanno assistito rapiti alla “conferenza” tenuta da Simone Iovenitti, il presidente dell’associazione – musicista, astrofisico e ricercatore di 31 anni – che per due ore abbondanti li ha incuriositi inanellando aneddoti e fatti scientifici, con un taglio accessibile ma rigoroso, da divulgatore di razza. Non sono mancati i riferimenti alle storiche missioni spaziali del passato e all’epoca dei pionieri, quando lo spazio era ancora quasi territorio esclusivo della fantascienza. 

Simone, come è nata la vostra associazione e quale è la missione che avete in mente?

L’associazione è nata nel 2020, anche se informalmente ci incontravamo già da qualche anno. È una realtà di volontari aperta a tutti gli appassionati che include quasi 180 soci non tutti segratesi. Facciamo serate osservative in montagna e varie serate aperte a tutti, come concerti e presentazioni. Il 13 settembre organizzeremo un concerto all’auditorium di largo Mahler, mentre il 24 saremo al Planetario di Milano e apriremo l’evento “Galactic Park” dove ci saranno grandi nomi della divulgazione come Adrian Fartade e i ragazzi di “Chi ha Paura del Buio”. 

C’è stata una grande partecipazione alla serata con i telescopi, soprattutto di bambini e ragazzi…

I bambini sono stati eccezionali, fra loro ce n’erano alcuni che erano preparatissimi e che hanno fatto decine di domande, tutte molto interessanti. Abbiamo visto tanta curiosità nei confronti dei temi affrontati e questo ci fa ancora più piacere alla luce dell’epoca che stiamo attraversando con nuove missioni pronte a partire, come Artemis, che ci riporterà finalmente sulla Luna dopo più di cinquant’anni. Siamo agli albori di una nuova era spaziale che ci porterà fra qualche decennio a calpestare per la prima volta il suolo marziano. La cosa più bella è che l’astronauta che per primo ci metterà piede con tutta probabilità è già nato; si trova già sul Pianeta Terra e ha circa 5 anni… 

Ecco, la missione “Artemis I” è da poco stata rimandata per alcuni problemi al sistema di lancio e questo ha fatto scatenare i complottisti… cosa ne pensi e cosa possiamo dire agli scettici e a chi crede che siano soldi spesi male?

Il lancio si farà, torneremo sulla Luna, su questo non c’è dubbio. Dispiace per loro che non potranno apprezzare un risultato del genere. Sarà un evento epocale e resterà per sempre nella storia del genere umano. Noi ce lo ricorderemo, mentre loro crederanno che non sia successo nulla… le missioni inoltre hanno ricadute tecnologiche enormi sulla terra, e ogni cosa che scopriamo ci fa avanzare qui, dove siamo ora, in termini antropologici e tecnologici. Le missioni Apollo hanno dimostrato chiaramente che si tratta di un investimento oculato dove non abbiamo nulla da perdere, ma tanto da guadagnare. 

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