«Caro energia, il bilancio comunale messo in sicurezza. E puntiamo sulle rinnovabili»

Il sindaco di Segrate Paolo Micheli

Un fondo da 700mila euro accantonato per far fronte all’aumento delle bollette per gli otre 40 edifici comunali. E c’è un piano per il fotovoltaico su cinque immobili pubblici. Il sindaco Micheli: «Investiamo sulla riqualificazione energetica con fonti alternative»

Il caro energia morde anche in via 1° Maggio. E se commercianti e famiglie chiedono interventi urgenti per arginare i costi alle stelle anche l’amministrazione comunale di Segrate corre ai ripari per far fronte all’aumento delle bollette per illuminare e – nel prossimo inverno – riscaldare gli edifici pubblici della città, che sono molti e in alcuni casi anche molto datati e quindi particolarmente energivori.

«Abbiamo accantonato un fondo da 700mila euro con largo anticipo, monitorando l’andamento dei costi energetici, per affrontare gli aumenti di elettricità e gas: da questo punto di vista il Comune è al sicuro, ma auspichiamo ovviamente l’intervento del governo per sostenere queste importanti spese impreviste e soprattutto per aiutare imprese e famiglie in seria difficoltà», spiega il sindaco Paolo Micheli. Che dà la sua lettura della situazione e anche la ricetta messa a punto dall’amministrazione comunale. «Siamo di fronte a una crisi gravissima dovuto sicuramente in parte alla scellerata guerra iniziata dalla Russia ma serve responsabilità da parte di tutte e in particolare da parte delle aziende energetiche che stanno facendo enormi extra profitti – riflette il primo cittadino – si tratta di società molto spesso a partecipazione statale che quindi per responsabilità sociale dovrebbero redistribuire questi super fatturati ai cittadini in un momento così straordinario». 

Questo sul fronte generale, ma che cosa può fare Segrate? «Ho chiesto la massima attenzione da parte di tutti nella gestione dei consumi dei nostri edifici, siamo una città particolare con molti quartieri e tanti immobili pubblici, oltre 40, tra cui ricordo ci sono anche le scuole – continua Micheli – è il momento del buon senso ma anche di guardare al futuro e per questo abbiamo avviato diversi progetti di efficientamento energetico». Tra questi, il maxi piano di fotovoltaico che prevede l’installazione di pannelli su cinque edifici comunali. «Abbiamo avviato a inizio agosto l’iter tecnico per partecipare a un bando regionale che finanzia questo tipo di interventi, che interesseranno il Municipio, il Centro Verdi, il comando della polizia locale, il centro civico di Redecesio e la scuola Leopardi – elenca il sindaco – che si aggiunge agli interventi sulle scuole per oltre 10 milioni di euro per i quali abbiamo richiesto di accedere ai finanziamenti PNRR grazie al lavoro del nostro Ufficio Europa che sta intercettando tutte le possibili opportunità in sinergia con gli altri uffici dell’Ente».

Il tema dell’energia e del cambiamento climatico è del resto uno dei cavalli di battaglia di Micheli, che ne ha fatto una bandiera con frequenti “incursioni” su temi ben al di sopra della realtà locale. «È la sfida più importante che ci aspetta – dice – certo riguarda i nostri comportamenti ma dobbiamo anche puntare su fonti alternative: nel futuro appalto calore ci poniamo l’obiettivo di un forte risparmio di energia termica ed elettrica grazie alla riqualificazione degli edifici pubblici con l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili quali pompe di calore ad alimentazione geotermica e impianti a biomassa, stiamo inoltre partecipando a un importante progetto come RENergetic a livello europe con importanti università e centri di ricerca». Intanto imprenditori e famiglie sono però alle prese con bollette fuori controllo. «Lo so e sono preoccupato – spiega il primo cittadino – come Comune però non abbiamo strumenti da mettere in campo direttamente. L’auspicio è che il governo intervenga in fretta e con efficacia».

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