La Colonna Mobile della Protezione civile di Città metropolitana, la prima a partire in caso di grandi calamità, è stata impegnata a Segrate in una importante esercitazione tra il tardo pomeriggio di venerdì 30 settembre e le prime ore del giorno successivo. Lo scenario delle operazioni è stata la cava, lato di Lavanderie: l’allarme è scattato alle 18, con un bollettino che segnalava un allagamento al Laghetto Centroparco di Segrate, mettendo in moto la macchina dell’emergenza coordinata dalla cabina di regia nella sede del CCV-MI all’Idroscalo.
In campo 95 volontari specializzati dei gruppi di protezione civile dell’area Nord/Est/Sud Milano, tra cui le tute gialle segratesi capitanate da Nunzio Brognoli. L’obiettivo dell’imponente esercitazione era testare il funzionamento della Colonna Mobile Provinciale in uno scenario idrogeologico di alto pompaggio in condizioni di scarsa visibilità e difficoltoso accesso, tali da richiedere supporto illuminotecnico e di taglio/sfrondamento. Una volta diramato il bollettino di allarme al quale i gruppi partecipanti hanno risposto inviando le proprie squadre e gli operatori sono entrati in azione al Centroparco, luogo scelto per le sue caratteristiche come teatro per il test.
Lo scenario dell’esercitazione
Ecco la situazione d’emergenza prevista dalla simulazione: “A causa di forti temporali delle alberature sono cadute ostruendo il canale di deflusso di un lago artificiale, minacciando l’allagamento di un piccolo centro abitato situato sulle rive dello stesso. Il fenomeno idrogeologico è aggravato dal fatto che il livello idrometrico dell’invaso è in costante aumento e rischia di provocare la rottura degli argini di contenimento, aggravando l’allagamento e coinvolgendo anche una struttura densamente abitata adiacente. La gravità della situazione fa ritenere necessario al sindaco di Segrate e alle istituzioni della Città metropolitana di Milano di mettere in atto tutte le azioni previste attivando le risorse disponibili tramite Colonna Mobile Provinciale. In questa ottica, a supporto dei Vigili del Fuoco, vengono attivate diverse organizzazioni di Protezione Civile specializzate nel rischio Idrogeologico, ivi compresi tutti gli specialisti necessari alla messa in sicurezza dello scenario operativo, con squadre illuminotecniche”.
L’intervento
I volontari specializzati nel rischio idrogeologico hanno contenuto il livello del grosso invaso mediante l’utilizzo di pompe idrovore ad alto pompaggio, aggirando lo smottamento con le motopompe di grosso calibro e creando un by pass artificiale verso un bacino posto a quota più elevata rispetto al punto di presa. Per evitare disagi, la popolazione è stata preventivamente informata dell’esercitazione.
I commenti
“Siamo molto soddisfatti del test effettuato venerdì – spiega Dario Pasini, Presidente del CCV-MI – si tratta di occasioni molto importanti per testare la tempestività di intervento sulle emergenze, ma anche le capacità di coordinamento e cooperazione tra ODV e Gruppi comunali/intercomunali nell’ambito di criticità specifiche. Un’ottima organizzazione e una buona intesa tra i volontari sotto la regia del CCV-MI e della Città metropolitana di Milano”.
Soddisfatta anche la consigliera delegata alla Protezione civile, Sara Bettinelli: “Un plauso a tutti gli organizzatori e ai volontari che, a vario titolo, sono stati coinvolti nell’esercitazione – ha commentato – la Città metropolitana di Milano vuole essere sempre di più un riferimento per le attività di protezione civile, coordinando attività, progetti e collaborando con i volontari nelle attività con un approccio condiviso che faccia sintesi delle singole specificità e competenze, affinché si possano diffondere ed ulteriormente rafforzarle in un gioco di squadra”.
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